Il governo kazako ha annunciato che verranno sottoposti a castrazione chimica dozzine di condannati per pedofilia e abusi su minori. Saranno venticinque i criminali sessuali che verranno sottoposti a questa procedura che risulta essere piuttosto controversa, infatti alcuni hanno definito questa pratica così dolorosa da impedire a un uomo di poter camminare in maniera corretta.
Si è calcolato che nell’arco di quest’anno saranno 95 i pedofili che subiranno la castrazione chimica in Kazakhistan, il costo della castrazione chimica è di 178 sterline a pedofilo.
Alexey Milyuk, funzionario del Ministero dell’Interno kazako, ha sottolineato come da quando questa procedura è entrata in vigore, ovvero nel 2018, i reati sessuali verso i minori sono diminuiti del 15,4%.
La linea del governo del Kazakhistan ritiene che la castrazione chimica forzata per ridurre la libido maschile nei pedofili farà in modo da eliminare definitivamente i crimini sessuali verso i bambini.
Il pugno di ferro del governo kazako contro la violenza sessuale sui minori è stato ancora di più rafforzato. Milyuk ha dichiarato che la legislazione in merito è stata rafforzata proprio in modo tale da prevenire questi crimini osceni. Per esempio è stata abolita la libertà condizionale anticipata per i pedofili, mentre le pene di detenzione che riguardano le violenze sessuali su minori sono state portate da 12 anni all’ergastolo.
Inoltre la politica di intolleranza verso chi si macchia di questi crimini ha fatto in modo da rendere pubblici nomi, cognomi, indirizzi di tutti i pedofili al momento del rilascio dalla prigione. Solo nel 2020 sono stati resi noti i dati di 234 pericolosi pedofili dopo la loro liberazione dal carcere.
Ovviamente ci sono posizioni molto diverse tra la gente riguardo a queste misure drastiche verso i pedofili e verso chi commette abusi e molestie nei confronti di minori. Prendendo in considerazione l’introduzione della castrazione chimica, un ragazzo che è stato condannato per stupro, ha definito un trattamento che “non augurerei mai nemmeno al mio peggior nemico“. Mentre l’infermiera Zoya Manaenko, di 69 anni, che si occupa appunto della castrazione chimica dei pedofili, ha detto che “l’Occidente dovrebbe prendere esempio”, soprattutto per il fatto che queste persone devono essere fermate in qualche modo o continueranno a perpetrare questi crimini sui bambini.
Invece per quanto concerne il database con tutti i dati di coloro che si macchiano di questi crimini, una signora ha detto di trovare assurdo che questo sia concesso, infatti queste persone hanno famiglia, figli, mogli. Ma allora come spiegare i crimini di abusi sessuali verso i bambini? Come ad esempio quello Igor Trusov di 60 anni, colpevole di aver abusato sessualmente di un bambino di 8 anni, o quello di Timur Musin, reo di aver abusato di un bambino di due anni?
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