Gabriele Muccino scatena una bufera social per il commento giudicato non corretto sul pluripremiato ‘Favolacce’.
Per parlare di quanto successo nelle ultime ore sui social, riguardo il commento di Muccino sul film ‘Favolacce‘, parto da quella che è stata la risposta del regista a chi lo ha criticato, considerando non corretto il suo commento sul film: “Se posso dirla tutta e fino in fondo, tutto questo politicamente corretto, è la tomba dell’arte e lo trovo insopportabile”. Una frase sulla quale mi trovo d’accordo, poiché l’arte e la sua evoluzione si sono fondate da sempre sul giudizio critico degli altri e sullo scontro dialettico e ideologico delle varie correnti.
Il cinema, sin dalle sue origini, si è sviluppato in modi diversi, con scuole che intraprendevano percorsi differenti tutti a loro modo validi. E’ logico pensare che anche all’epoca uno stile potesse non piacere e che per questo un’artista appartenente ad un avanguardia, piuttosto che ad un’altra, trovasse non di proprio gusto il lavoro dei contemporanei che seguivano un’altra filosofia di cinema. Oggi, però, esprimere un parere contrario o semplicemente esprimere un giudizio estremamente personale, diventa materiale per una battaglia esacerbata sui social.
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Gabriele Muccino ed il commento della discordia su Favolacce
Sto provando a guardare da stamattina #Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti).
— Gabriele Muccino (@GabrieleMuccino) March 28, 2021
La bufera social è cominciata quando Muccino ha scritto su Twitter: “Sto provando a guardare da stamattina #Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza?”. Insomma il regista non riesce a farsi piacere il film, ma per molti si tratta semplicemente di un attacco alla critica perché da tempo è infastidito dalla mancanza di riconoscimenti per i suoi film. Qualora fosse vero, l’attacco non sarebbe rivolto ai colleghi, ma a chi decide di fare le nomination ed in ogni caso sarebbe sempre e comunque un’opinione e una battaglia personale.
Insomma Muccino ha espresso la propria opinione, ma non ha dichiarato che il film non debba essere ritenuto valido o che agli altri non debba piacere. D’altronde il suo parere non abbatterà mica l’opinione ed il successo che la pellicola ha avuto e continuerà con ogni probabilità ad avere. Favolacce è stato premiato ai Nastri d’Argento e ai Globi D’oro come miglior film, migliore sceneggiatura, migliore regia e altri premi minori. Il film dei fratelli D’Innnocenzo ha inoltre ricevuto 13 nomination per i David di Donatello e recensioni esaltanti da parte della critica. Che a qualcuno non piaccia, anche se il suo nome è Muccino, non cambia e non cambierà la storia di quello che già oggi può essere considerato un successo.