Ancora rincari in vista per le prossime bollette della luce e del gas per moltissime famiglie e imprese italiane. La bolletta dell’elettricità avrà un rincaro del +3,8%, quella del gas del +3,9%. Coldiretti sottolinea che il rincaro avrà effetto sui nuclei familiari ma anche sulle imprese che abbiano un impatto su trasformazione e distribuzione.
Come è stato calcolato il rincaro
Il rincaro delle bollette è calcolato in base ai dati di pre-consuntivo del primo trimestre del 2021. Il prezzo spot si attesta attorno ai 19 euro/MWh: si sta parlando del ben 27% di aumento rispetto allo stesso dato riferito al quarto e ultimo trimestre del 2020.
L’aumento dei prezzi delle bollette è da imputarsi in parte al clima rigido dell’inverno appena passato e del fatto che molte persone siano state costrette a passare molto tempo in casa a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Questo ha portato ad un aumento evidente dei consumi, per quanto riguarda riscaldamenti, gas ed elettricità.
Gli ultimi dati sui consumi
Il dato è calcolato a partire da dati statistici. Si calcola, infatti, che la famiglia italiana media ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 chilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 chilowatt; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui.
La stessa media, riferita al trimestre compreso tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021 è di circa 517 euro, con una variazione del -0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020. Ciò significa che vi è un risparmio di circa 4 euro su base annua.
Anche il gas mostra un margine di risparmio per le famiglie italiane. Nello stesso periodo, la bolletta gas è di circa 966 euro, con una variazione del -5,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Si tratta di un risparmio di circa 52 euro su base annua.
Ancora un peso per le imprese e le famiglie
L’aumento sulle bollette in arrivo va a intaccare le famiglie, ma anche le imprese, di fatto rendendo più difficile la tanto agognata ripresa economica: “Si ha una serie di effetti negativi – fa notare la Coldiretti – che si riflettono in tutta la filiera e riguardano sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione“.