Dopo la strage avvenuta nel supermercato nel Colorado e quelle ad Atlanta nei centri benessere, durante la quale hanno perso la vita dieci persone, un bilancio delle cinque stragi più sanguinose avvenute negli States, sebbene il numero effettivo delle sparatorie avvenute sia altissimo
Un’altra strage, un’altra sparatoria, altre vittime: il sangue negli States continua a scorrere, e le modalità con le quali queste tragedie avvengono sembrano sempre le stesse e le stesse, d’altronde, sono le armi utilizzate, quelle d’assalto. Lo stesso, ancora, il copione recitato da parte delle istituzioni, quello della proposta di una messa a bando delle armi di quella tipologia, proposta che, puntualmente, cade nel vuoto e diventa un buco nell’acqua.
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Anche in questo caso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dinanzi all’ennesima strage di civili trucidati con armi in pieno giorno, ha avanzato la richiesta di bloccare la vendita di armi d’assalto come i fucili semiautomatici. Richiesta che, con ogni probabilità, verrà bloccata dalle lobby delle armi.
Intanto, però, la facilità con la quale si può entrare in possesso di un’arma così tanto letale (leggera, economica e devastante) favorisce indubbiamente la possibilità di entrare in un luogo pubblico qualsiasi come le scuole e sparare all’impazzata. Il numero di stragi simili in America non ha precedenti nel mondo e, a seguito di quella avvenuta nel Colorado, abbiamo deciso di stilare una lista di quelle maggiormente sanguinose.
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1.La strage di Las Vegas: 58 vittime
Era il 1° ottobre 2017 quando un uomo di 64 anni, Stephen Paddock, aprì il fuoco durante al Route 91 Harvest Music Festival a Las Vegas. Il bilancio fu senza pari: 58 vittime e circa 851 i feriti. Nella strage Paddock utilizzò ben 23 differenti armi da fuoco, fra cui vari fucili d’assalto, gli stessi utilizzati nel Colorado e in altre stragi, con i quali sparò sulla folla dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel. Dopo aver trucidato le vittime, l’assaltatore si suicidò all’interno della sua camera d’albergo.
2. Strage di Orlando: 49 vittime
Il massacro di Orlando avvenne nel night club gay ‘Pulse’ in Orlando, Florida, fra l’11 e il 12 giugno 2016. Il killer fece irruzione nel locale, aprendo il fuoco all’impazzata. Nella strage persero la vita 49 persone oltre all’omicida, e ne rimasero ferite 58. Si posiziona come seconda strage con armi da fuoco per numero di morti. Anche in questo caso, l’arma utilizzata su un fucile semiautomatico, il Sig Sauer MCX, oltre che una pistola semiautomatica glock.Il responsabile della strage fu il 29enne Omar Seddique Mateen. La pista seguita fu quella dell’omofobia: fu il padre del killer a confessare che il figlio, pochi giorni prima della strage, rimase impressionato vedendo due uomini baciarsi in pubblico.
3. Massacro al Virginia Tech: 33 persone
Il massacro al Virginia Tech conquista, purtroppo, il triste primato di stragi scolastiche avvenute con arma da fuoco (si posizione per vittime solo secondo a quello della Bath School, avvenuto nel 1927 attraverso l’esplosione di vari ordigni). Questa strage avvenne il 16 aprile del 2007 nel complesso universitario Virginia Polytechnic Institute e costò la vita a ben 33 persone, mentre 29 fuorono i feriti. L’autore del massacro fu lo studente sudcoreano di 23 anni Cho Seung-hui, che si suicidò dopo i fatti.
Il killer entrò armato nel campus: prima sparò all’impazzata nei dormitori, per poi passare nelle aule dove uccise 25 studenti e 5 professori. Molti dei docenti deceduti si sacrificarono per permettere agli studenti di salvarsi.
4. Il massacro alla Sandy Hook Elementary School: 27 vittime, di cui 20 bambini
Terzo massacro scolastico per numero di vittime, secondo se contiamo solo quelli con armi da fuoco, il massacro alla Sandy Hook elementery School avvenne il 14 dicembre 2012 nel Connecticut. Il responsabile della strage fu il 20enne Adam Lanza: dopo aver ucciso la madre in casa, Lanza si recò presso la scuola elementare dove aprì il fuoco uccidendo 20 bambini di 6/7 anni e vari insegnanti per poi suicidarsi prima che arrivasse la polizia. Lanza, che soffriva di gravi problemi interazionali, frequentò ai tempi proprio quella scuola elementare, e riuscì ad entrare in contatto con le armi grazie anche alla madre, fanatica collezionista.
5. La strage nella Chiesa del Texas e il massacro di El Paso: 26 vittime e 22
Concludiamo con queste due stragi, quella avvenuta in Texas all’interno di una chiesa rurale e il, purtroppo, famoso massacro di El Paso.
Il primo avvenne il 5 novembre 2017, quando un aviere di 26 anni fece irruzione in una chiesa texana aprendo il fuoco sui fedeli. Le vittime furono 26, decine i feriti. Il killer inizialmente riuscì a fuggire in un auto ma venne ritrovato poco dopo dalla polizia senza vita.
La strage di El Paso avvenne, invece, il 23 agosto 2019 sempre in Texas, nell’omonima città, quando all’interno di un centro commerciale Walmart persero la vita 22 persone, fra cui 4 bambini, ed altre 24 rimasero ferite durante una sparatoria. Il killer, il 21enne Patrick Crusius, armato di fucile entrò all’interno della struttura commerciale, dove aprì il fuoco contro i clienti dei negozi. Venne arrestato subito dopo dall’FBI.
Neanche 24 ore dopo il massacro si verificò un’altra sparatoria a Dayton, dove morirono 9 persone.
Fra linciaggi, stragi, massacri e sparatorie, sono circa 50 gli avvenimenti di questa tipologia che si sono verificati negli ultimi anni negli States. Un numero da brivido, soprattutto se si considera che molti di questi sono avvenuti all’interno di scuole e università.