La prima foto della superficie di Marte risale al 1976, e fin da allora i complottisti e gli appassionati di UFO hanno guardato con attenzione ogni dettaglio delle immagini rilasciate dalla NASA, nella speranza di trovare segni di vita o resti di civiltà aliene passate.
Finora non è venuto fuori niente di tutto ciò, ma solo miglia e miglia di deserto freddo e arido. Tuttavia, le segnalazioni di presenze aliene sul Pianeta Rosso sono state molte in questi anni.
Il falso allarme più famoso riguarda le foto dell’orbiter Viking 1, scattate il 25 luglio 1976, che mostravano una specie di volto umano stilizzato che fissava l’oscurità dello spazio.
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Nonostante in molti sono ancora convinti che si trattasse di un extraterrestre, le odierne immagini ad alta risoluzione realizzate sul Mars Express dell’ESA hanno rivelato che si trattava quasi certamente di una grossa montagna, con caratteristiche “umane” determinate da un gioco di luce.
I “casi” degli ultimi anni, dalla “donna” al disco volante
Ma come detto le segnalazioni sono tante. Scott C. Waring di UFO Sightings Daily afferma di aver individuato un’altra struttura monolitica che crede sia la tomba di una donna con una sua scultura in cima. Nel maggio 2015, invece, alcuni utenti hanno segnalato la presenza di una donna in abiti succinti in un’immagine scattata da Curiosity.
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E’ bastata un’angolazione diversa per rivelare che la presunta “donna” era alta solo pochi centimetri. Tuttavia, questo particolare non ha fermato altri complottisti, convinti che i marziani possano essere bassissimi e quindi difficilmente rilevabili.
Infine, nel 2017 alcuni appassionati di UFO ha segnalato un disco volante atterrato sulla superficie marziana. Ma l’oggetto che appare nell’immagine, trasmessa dal rover Curiosity, sembra essere un frammento del veicolo di ingresso dello stesso strumento della NASA.