La rapper che ha incantato Sanremo con la sua “Voce”, si denuda in un’intervista spiegando di non avere generi e gusti definiti.
Già da qualche tempo a questa parte Madame ha conquistato il pubblico con la sua musica, il suo modo di scrivere e cantare. La rapper vicentina, al secolo Francesca Calearo, si è fatta conoscere dagli italiani con il singolo ‘Sciccherie’ e si è confermata come artista emergente con i singoli ’17’, ‘Clito’, ‘Baby’ e ‘Il mio amico’, quest’ultima in feat con Fabri Fibra e uscita poco prima della sua partecipazione a Sanremo.
Amatissima dai più giovani e sconosciuta ai più, Madame a Sanremo ha convinto pubblico e critica, sia per la sua bravura nello scrivere un testo significativo, sia per le sue indiscutibili abilità interpretative. La cantante non colpisce solo per un timbro vocale ed un modo di cantante che la rendono unica, ma anche per la capacità di trasmettere con la gestualità e con l’espressione del viso le emozioni. Il risultato è l’8° posto nella classifica generale, il premio come miglior testo della kermesse ed il successo in radio e sulle piattaforme di trasmissione musicale. La sua ‘Voce‘ è stabilmente al primo posto nelle classifiche d’ascolto italiane.
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Madame confessa: “Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina”
Niente male per una ragazza di soli 19 anni che canta un genere che da molti viene ritenuto più maschile. Madame, infatti, è una delle poche rapper del panorama discografico italiano, di sicuro la più conosciuta in Italia. Che la sua carriera sia decollata non lo dimostra solo il risultato post Sanremo, ma le collaborazioni con pezzi grossi del genere come Fabri Fibra e Marracash.
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In una recente intervista concessa alla rivista ‘Sette’ del Corriere, Madame ha parlato della sua musica, della sua famiglia, della vita privata e delle sue preferenze sessuali. L’artista ha rivelato di essere bisessuale (anche se non ama affibbiare una targhetta alla sua sessualità e alla sua persona), Madame infatti spiega di sentirsi libera anche: “di innamorarmi: maschio, femmina, giovane, vecchio”. Il suo primo amore è stato l’istruttore di pallavolo, al quale ha anche chiesto se avesse potuto baciarlo una volta compiuti 18 anni. Ma quando ne ha compiuti 18 si è innamorata della prof di matematica: “Mai avuto problemi maschio femmine, semplicemente le donne etero sono più difficili da raggiungere, e quello era il mio scopo”.
Questa sua libertà ha influito positivamente anche sulla sua musica, permettendole di comprendere non solo il modo di pensare delle ragazze, ma anche quello dei ragazzi: “Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina. Riesco a pensare come un maschio, per esempio Clito, l’ho scritta da maschio”.