James Levine era uno dei direttori d’orchestra più famosi al mondo.
Ed è morto, all’età di 77 anni, dopo essere finito in disgrazia negli ultimi anni a causa di alcuni scandali di natura sessuale: nel dicembre del 2017 era stato sospeso dall’incarico di direttore dell’orchestra della Metropolitan Opera di New York, accusato da tre uomini di averli molestati sessualmente negli anni ’80.
Sospeso e poi licenziato nel marzo del 2018, è iniziata tra Levine e il teatro d’opera più grande al mondo una battaglia legale con il Maestro che ha citato in giudizio il Metropolitan Opera alla Corte Suprema dello Stato di New York per violazione di contratto e diffamazione il 15 marzo 2018, tre giorni dopo il licenziamento, chiedendo circa 6 milioni di danni.
Nell’agosto del 2019 il Metropolitan Opera e Levine hanno annunciato di aver trovato un accordo per appianare la disputa (di cui rimarranno ignote le condizioni).
Un sodalizio durato quasi 40 anni terminato nel peggiore dei modi (di seguito l’ultima apparizione di Levine presso il Metropolitan Opera):
Ancora ignote le cause del decesso.
A dare notizia della morte il suo medico, Len Horovitz, che lo ha riferito al New York Times.
Nato a Cincinnati il 23 maggio del 1943 James Lawrence Levine – questo il suo nome completo – era considerato universalmente uno dei più talentuosi direttori d’orchestra al mondo.
Verrà ricordato anche per essere stato direttore della Boston Symphony Orchestra, per aver lavorato anche in Europa (tra il 1999 e il 2004, Levine è stato anche direttore della Münchner Philharmoniker Orchestra – di Monaco di Baviera) e per aver ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali spicca la National Medal of Arts.