Dopo il caos scoppiato in seguito alle presunte reazioni avverse del vaccino AstraZeneca, l’AIFA è intervenuta per cercare di fare chiarezza.
L’Agenzia del Farmaco ha precisato che sono al vaglio tutte le segnalazioni, ma nel report viene evidenziato come i 40 decessi avvenuti finora successivamente alla somministrazione del vaccino non avrebbero alcun nesso con la vaccinazione stessa.
Nel secondo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, riguardante i dati registrati nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) fino al 26 febbraio 2021, sono emerse circa 30.000 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 4.118.277 dosi somministrate per tutti i vaccini, con un tasso di segnalazione di 729 ogni 100.000 dosi.
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Tuttavia, l’AIFA tiene a precisare che nel 93,6% dei casi si tratta di reazioni assolutamente non gravi (febbre, nausea, dolori muscolari) e in linea con quanto già specificato nelle informazioni consultabili nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei vaccini.
Ma la paura è molta: in tanti annullano la prenotazione
Eventi che si verificano nella stragrande maggioranza dei casi il giorno stesso della somministrazione oppure il giorno successivo. Gli eventi gravi sono 44 ogni 100.000 dosi somministrate.
Tuttavia, nonostante questo report tutto sommato rassicurante, sono in molti a non voler più ricevere il vaccino di AstraZeneca in seguito alla notizia del lotto ritirato (ABV2856) dopo alcune morti “sospette”, su cui sono in corso indagini.
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Nelle ultime ore, infatti, si registrano diversi annullamenti di prenotazioni da parte di persone che avrebbero dovuto ricevere il vaccino AstraZeneca. Anche tra i militari e le forze dell’ordine la paura è molta, tanto che il Consap ha già chiesto una sospensione della vaccinazione o in alternativa la somministrazione di un vaccino diverso da AstraZeneca.