Italia divisa tra zone rosse e arancioni, Draghi: “Stretta necessaria”

Il prossimo Dpcm potrebbe portare in zona rossa o arancione tutta Italia ad esclusione della Sardegna, le parole di Draghi.

I dati del monitoraggio odierno evidenziano che i nuovi casi sono oltre 26 mila e che i decessi sono giunti a 380. Preoccupa anche il tasso di ricoveri, in costante aumento, e quello delle terapie intensive che, in alcune regioni è già oltre la soglia critica indicata. Cresce anche il tasso di positività (7.5%), l’indice Rt è di 1,16 e i contagi su 100.000 abitanti sono 225,64. Sulla base di questi dati e con la consapevolezza che la curva epidemiologica continua a salire, il governo dovrà prendere delle decisioni ferme per ripotare la situazione sotto controllo e fare respirare il sistema sanitario nazionale.

Secondo le ultime indiscrezioni sarebbero nove le regioni che dovrebbero finire in zona rossa a partire da lunedì: le due Province autonome di Trento e Bolzano, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, le Marche, la Basilicata e la Campania. Tutte le altre regioni, ad eccezione della Sardegna che rimarrà bianca anche questa settimana, dovrebbero essere inserite nella zona arancione. C’è però la possibilità che nel Dpcm Speranza inserisca anche la puglia tra le zone rosse su richiesta del Governatore locale.

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Stretta del governo sul Covid, Draghi: “Necessaria”

Si attende, dunque, solo l’ufficialità con la firma del dpcm da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza per avere la conferma o la smentita di quanto emerso nelle ultime ore. In ogni caso è ormai chiarito da giorni che in zona rossa entrerà tutta Italia nel periodo di Pasqua e che anche i fine settimana potrebbero diventare rossi anche in regioni in cui ci sono meno limitazioni.

Della necessità delle nuove restrizioni ha parlato oggi il premier Draghi a margine della visita al centro vaccinazioni di Fiumicino. Il presidente del Consiglio ha spiegato inizialmente: “A più di un anno dall’inizio dell’emergenza purtroppo c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela”.

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Quindi ha aggiunto: “Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti”.

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