La voglia di uscire dal tunnel pandemico da Coronavirus è tanta e grande è l’esigenza di vaccini sicuri. Per il momento Austria e Danimarca, nell’incertezza, hanno sospeso la somministrazione del marchio AstraZeneca. Un paziente è morto, dopo essere stato vaccinato.
Sei Paesi sospendono vaccinazione per accertamenti
A quanto sembra un lotto del vaccino AstraZeneca e, precisamente il numero ABV5300 è stato ritirato dalle autorità competenti e vigilanti, in attesa degli opportuni accertamenti.
Dopo una decina di giorni dalla vaccinazione una persona è passata a migliore vita per una trombosi multipla. La patologia letale comporta la formazione nei vasi sanguigni di qualche coagulo di sangue.
Un altra persona ha subito un’embolia polmonare, dopo la somministrazione del vaccino dello stesso lotto. Nel secondo caso gli specialisti sono riusciti a evitare il peggio.
Due manifestazioni tromboemboliche, a seguito di vaccini dello stesso lotto erano stati segnalati in precedenza. L’Ema, ossia l’ente competente in materia non ha, comunque, collegato i vari eventi patologici alle vaccinazioni.
L’Agenzia europea del farmaco avverte che fiale dello stesso lotto ABV5300, sono state consegnate a 17 Paesi dell’Ue. Il Prac sta eseguendo accertamenti approfonditi.
Ogni patologia tromboembolica e di coagulazione, segnalate dopo la vaccinazione. Il Prac farà le opportune valutazioni, non c’è, almeno per ora alcuna certezza che le fiale siano in relazione con i casi dichiarati.
Per tale ragione sono arrivati a sei i Paesi nei quali il vaccino Astrazeneca è stato bloccato: Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia e oggi è stato il turno della Danimarca.
Sebbene il legame diretto fra gli accumuli di sangue e il vaccino sia ancora da appurare con assoluta certezza, per il momento le autorità hanno richiesto lo stop della somministrazione del vaccino.
A Catania si chiede verità dopo la morte di un militare
In Italia e precisamente a Catania, la moglie di un militare deceduto, dopo la vaccinazione, chiede di conoscere la verità. Il “lotto incriminato” è sempre lo stesso.
Caterina Arena all’AdnKronos ha dichiarato: “Vogliamo andare sino in fondo, vogliamo giustizia, vogliamo sapere la verità e capire se a provocare la morte di mio marito sia stato il vaccino“.
Caterina è la moglie del defunto Stefano Paternò, di 43 anni, che prestava servizio in Marina. La sua morte è avvenuta in seguito a un arresto cardiaco, di notte, tra lunedì e martedì scorso.
Il vaccino anti covid AstraZeneca gli era stato somministrato nella mattinata di lunedì. Solo nel tardo pomeriggio e in serata è salita la febbre, che se ne è andata con la tachipirina.
Sempre a Catania, si segnala un altro decesso, 12 giorni post vaccinazione, Davide Villa dell’anticrimine.
Attendiamo l’esito delle inchieste e dell’autopsia, mentre le fiale sono state sequestrate.