Si è spento nelle scorse ore Carlos Alberto Matallanas, ex calciatore spagnolo che da anni lottava contro la SLA.
Come tantissimi ragazzini, Carlos Alberto Matallanas aveva cominciato a calcare i campi di calcio sin da piccolissimo, con il sogno di diventare un calciatore professionista e, magari, lottare per la conquista di una Liga. Il primo sogno lo aveva realizzato: Carlos ha giocato per 15 anni nelle leghe inferiori del calcio spagnolo, senza però riuscire a fare mai il salto nella massima serie iberica.
Durante la sua ultima stagione calcistica, quella 2013/2014, Matallanas accusa i primi sintomi della Sclerosi Laterale Amiotrofica. In quel momento, però, non era a conoscenza del male che lo aveva colpito e del triste destino che lo attendeva. Lo scoprirà qualche anno più tardi, quando, ritiratosi dalla carriera agonistica, era diventato un giornalista sportivo. In questi anni la sua storia è divenuta nota in tutta Europa e sono stati tanti i calciatori (e semplici affezionati) che gli hanno voluto fare un omaggio o mostrare un segno di solidarietà. Lui ha lottato con tutte le sue forze e fino a ieri scriveva post su Twitter in favore del femminismo.
Leggi anche ->“Io, positivo al Covid, ho una malattia molto seria”: Giovanni Terzi, compagno di Simona Ventura, si confessa
Carlos Alberto Matallanas, l’ultima vittima della Sla tra i calciatori
Purtroppo attualmente si conosce poco della SLA e non sono stati trovati ancora modi per diagnosticarla in tempo, prevenirla o curarla. Alcuni studi hanno mostrato come le persone precocemente colpite dalla malattia siano gli sportivi. C’è uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano che evidenzia come nei calciatori questo male si sviluppi in media 22 anni prima rispetto alla media degli altri soggetti colpiti.
Leggi anche ->“Un tumore ha portato via la mia migliore amica”: tanta commozione per la Orlando che racconta la sua vita
Negli anni scorsi la sla è stata anche ribattezzata la “malattia dei calciatori”, tante infatti sono state le vittime che praticavano questo sport a livello agonistico: da Armando Segato a Ernst Okwirc, da Bernardini a Vincenzi. I casi più noti sono quello di Stefano Borgonovo, il quale aveva ribattezzato la malattia “La stronza”, quello di Gianluca Signorini (ex capitano del Genoa), e quello più recente di Pietro Anastasi. L’attaccante catanese non aveva mai rivelato di essere affetto dalla SLA, lo si è scoperto solo dopo l’annuncio del suo decesso.