Orietta Berti parla della sua esperienza a Sanremo e spiega che i colleghi hanno stonato perché non hanno allenato la voce prima della kermesse.
Orietta Berti è stata una delle protagoniste del 71° Festival di Sanremo, il 12° della sua carriera. Anche questo è finito senza una vittoria, una striscia di mancate affermazioni che difficilmente poteva stoppare oggi che i gusti musicali sono differenti da quando era all’apice della sua carriera. La canzone della cantante era bella, lei l’ha cantata con un’intonazione ed una tecnica incredibili, ma per vincere bisogna convincere anche il pubblico a casa (come dimostra perfettamente il balzo in avanti di Fedez e Francesca Michelin nell’ultima serata) ed i gusti odierni sono incompatibili con la tipologia di canzone presentata.
Lei non si dispera certo per la mancata vittoria e può sicuramente essere contenta della sua prestazione e dell’esperienza fatta. La cantante è stata al centro dell’attenzione per tutta la settimana: prima con la gita fuori porta dopo il coprifuoco e successivamente con la gaffe sui Maneskin divenuti “Naziskin” durante una chiacchierata con la stampa. In un’intervista concessa al ‘Corriere’, spiega che l’errore è stato causato dalle troppe interviste rilasciate quel giorno: “Coi Maneskin ho pure cantato a Zurigo. Ermal lo conosco benissimo. Mi ha difeso quando tutti si chiedevano che ci andassi a fare al Festival. Che le devo dire? Succede quando si parla molto. A volte emetti dei suoni che il cervello non ti fa seguire bene”.
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Ciò che ha colpito gli spettatori in negativo sono stati i tanti artisti che hanno stonato durante le esibizioni. Tra quelli che hanno preso qualche stecca ci sono stati artisti solitamente perfetti come Francesco Renga e Annalisa. Addirittura irriconoscibile è stato Diodato: il vincitore dell’anno scorso sembrava la controfigura del magnifico cantante che abbiamo ascoltato e apprezzato nel 2020.
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Sempre il Corriere le ha chiesto se ha sentito dei colleghi che stonavano e lei ha risposto senza peli sulla lingua: “Sì, ne ho sentiti tanti anche se avevano il microfono con l’ autotune. Credono che cantare sia facile. Invece bisogna sempre tenersi in allenamento perché la voce è un muscolo. Se non ti alleni dopo 5-6 frasi della canzone diventi stonato”. L’allenamento lei lo fa ogni giorno e sul palco in effetti si è notato, come? In modo naturale: “Mi alleno mentre faccio le pulizie. Ho la casa molto grande e tanti animali: nove gatti e due molossi. Mi danno molto da fare, così metto le cuffie e canto”.
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