Tutto il mondo è impegnato nel vincere la grande sfida al coronavirus, ma alcuni esperti fanno presente che potrebbe profilarsi un nuovo terribile scenario.
Per gli studiosi, infatti, quello appena cominciato potrebbe essere il decennio che ci condurrà alla terza guerra mondiale. Un conflitto che potrebbe scatenarsi a Taiwan, con l’Asia che viene ritenuta come l’Europa nel 2014, alla vigilia della prima guerra mondiale.
Il Comitato per i servizi armati del Senato degli Stati Uniti è stato avvertito della minaccia dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale HR McMaster.
Ma perchè proprio Taiwan? Stando a quanto riportato da McMaster, lo stato asiatico sarebbe sotto il mirino della Cina. Il presidente cinese Xi Jinping avrebbe intenzione di creare una “barriera” nel Mar Cinese Meridionale per impedire ad altri paesi di intervenire.
Taiwan viene quindi visto come “il punto critico più significativo” che potrebbe portare alla guerra mondiale. Un punto di vista condiviso anche da altri esperti, come riporta il Daily Star Online.
“Gli Stati Uniti non riusciranno a difendere Taiwan dalla Cina”
Natasha Kassam, ricercatrice del Lowy Institute, ha affermato che l’obiettivo a lungo termine della Cina è proprio l’unificazione con Taiwan, mentre il dottor Alessio Patalano, analista del King’s College di Londra, ha precisato che andrebbero tenute d’occhio “le piccole isole al largo controllate da Taiwan”.
Infine, il professor Brendan Taylor, dell’Australian National University, ha dichiarato a una conferenza online che le possibilità di un conflitto mondiale non sono affatto basse e aumentano giorno dopo giorno.
“La storia ci dice che gli eventi possono sfuggire al controllo, anche con le migliori intenzioni”, afferma il docente, che vede il prossimo decennio come un possibile “punto di svolta”, con gli USA che si mostreranno probabilmente incapaci di difendere Taiwan dall’espansione di Pechino.
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