Questa sera sul palco del Festival di Sanremo sarà ospite Tecla Insolia, giovanissima cantante e attrice di Piombino.
Presenterà la nuova fiction dal titolo ‘La bambina che non voleva cantare’, dedicata alla cantante Nada – che, giovanissima come lei, esordì a Sanremo – e diretta da Costanza Quatriglio.
Giovanissima, ma già con molta esperienza
Non è la prima volta che la giovanissima Tecla Insolia varca le porte del palco dell’Ariston.
Appena 17enne, la cantante e attrice aveva già partecipato a Sanremo Young vincendolo con il brano ‘8 marzo’ per poi portare il brano al Festival di Sanremo 2020, arrivando seconda tra le nuove proposte (e vincendo il Premio Lucio Dalla e il Premio Enzo Jannacci.
A dire il vero, non è neanche la prima volta che partecipa come attrice a una fiction. Infatti, aveva recitato sul set della fiction ‘Vite in fuga‘, mandata in onda da Rai 1, dopo aver interpretato una piccola parte sul set della fiction ‘L’allieva‘.
Per lei, adesso un ruolo di rilievo ne ‘La bambina che non voleva cantare’ – fiction Rai promossa dalla giovanissima Insolia attraverso il proprio profilo Instagram.
Visualizza questo post su Instagram
Tecla e Nada
Viene da pensare che tornare a Sanremo sarà molto semplice per Tecla Insolia, quasi come se fosse una passeggiata.
Ma, intervistata da Leggo, la 17enne ha evidenziato come l’emozione ci sarà e sarà tanta: “Beh, una passeggiata: lì tremano le gambe agli artisti più scafati, io ho solo 17 anni”.
Quindi, quando le è stato chiesto se è solo l’essere toscana che l’accomuna a Nada (oltre ada aver esordito entrambe giovanissime all’Ariston), ha risposto: “No. C’è uno sguardo consapevole, malinconico sul mondo che smorza un po’ la spensieratezza degli anni. Me lo dice anche la mamma: devi essere più leggera”.
Tuttavia, nonostante l’ammirazione per Nada, Tecla Insolia non vuole certo fermarsi dopo questa esperienza come attrice e quando le è stato domandato se vorrebbe fare l’attrice o la cantante, ha risposto: “Tutte e due le cose. Vorrei tornare alla musica scrivendo i pezzi da me. E comunque lavorare sempre, non fermarmi mai”.
