Con la terza ondata ormai alle porte se non già iniziata, l’Italia e l’Europa si trovano nuovamente a dover fronteggiare la diffusione del Covid-19, senza l’ausilio sperato sul fronte vaccini. Quelli della Pfizer continuano ad arrivare con il contagocce e a ritardare, mentre AstraZeneca ha annunciato solo settimana scorsa che sarà in grado di consegnare solo il 50% delle dosi pattuite nei contratti. Tagli sulle percentuali di dosi c’erano state già a febbraio per gli altri due vaccini autorizzati dall’Ema, ovvero Pfizer-Biontech e Moderna.
L’Unione Europea si trova dunque obbligata a vagliare nuove frontiere per poter rimpolpare le dosi di vaccini nei prossimi mesi e il candidato principale a diventare il quarto vaccino Eu è Sputnik V. Della possibilità di valutare il vaccino russo si era parlato già nei giorni scorsi, visti i buoni risultati ottenuti con i test sull’uomo, ma solo oggi è giunta la conferma ufficiale da parte dell’Agenzia Europea della Medicina è giunta solo oggi.
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L’Ema valuta lo Sputnik V come quarto vaccino europeo
Nel comunicato rilasciato dall’Ema sul sito ufficiale si legge: “La commissione per i medicinali per uso umano dell’Ema ha cominciato la revisione di Sputnik V, un vaccino per il Covid-19 sviluppato dal Centro di Epidemiologia e Microbiologia Gameleya in Russia”. Nel comunicato viene anche spiegato il perché di questa decisione da parte della commissione: “La decisione di cominciare l’analisi da parte del CHMP è basata sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti”.
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Tali studi, infatti, “indicano che Sputnik V avvia la produzione di anticorpi e cellule immuni che riconoscono il Sars-Cov-2 e possono aiutare a proteggerci dal Covid-19″. L’analisi è finalizzata a scoprire se i benefici del vaccino siano di gran lunga superiori agli eventuali rischi. Se la revisione da parte dell’Ema avrà esito positivo, sarà possibile immettere sul territorio dell’Unione Europea anche questo vaccino. Ancora non è chiaro quali siano le tempistiche di valutazione.