Per il Movimento Cinque Stelle sono tante le trasformazioni in atto: dal restauro ‘contiano’ fino all’accordo in Parlamento Europeo con l’area dei socialisti, ecco quale sarà il nuovo volto del Movimento
Anno nuovo vita nuova per il Movimento Cinque Stelle, che dalla crisi di governo e la fiducia a Draghi ne esce a dir poco con le ossa rotte. La scissione del movimentisti nudi e crudi, quelli definiti della “vecchia scuola2, rischiava di indebolire definitamente la base di un Movimento che, nei vari governi Conte, ha risposto tutte le sue chance politiche.
Ed è nuovamente a Conte che i pentastellati guardano per dare il via a quello che è stato definito un “progetto rifondativo”.
Conte è il futuro del Movimento Cinque Stelle?
Nella giornata di ieri, i vertici pentastellati si sono riuniti a Roma presso l’hotel Forum: il principale punto all’ordine del giorno è stato proprio Conte e il ruolo che, da qui a brevissimo, dovrà ricoprire. Tante le ipotesi in ballo e le voci trapelate in queste ultime ore, dal Conte capo politico in sostituzione di Crimi fino alla modifica dello statuto del Movimento. Nell’avvicendarsi di ipotesi e voci di corridoio Beppe Grillo ha voluto placare gli animi attraverso Tweet ironico:
Bellissima giornata. Tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere.
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) February 28, 2021
Attraverso Conte che ha accolto positivamente la richiesta di Grillo, l’intenzione del Movimento è quella di porsi come capofila nei processi di informatizzazione e transizione ecologica in Italia.
L’accordo in Europa con i socialisti
L’asse Cinque Stelle-Centro sinistra è, oramai, un dato di fatto, e il movimento del futuro guarda anche ai possibili accordi in seno al Parlamento Europeo che vadano, di fatto, a rafforzare ulteriormente quest’alleanza politica. In tal senso i pentastellati guardano ad una coalizione europea con l’area dei socialisti.
Secondo quanto riportato da ‘La Repubblica’, l’accordo sarebbe già pronto e potrebbe chiudersi nel giro di pochi mesi. La capogruppo dei Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo, la spagnola Iratxe García Pérez, attraverso una comunicazione informale ha fatto sapere che, dal canto loro, i socialisti non porranno alcun veto di ingresso al Movimento, a condizione di un’unica cosa: che l’ultima parola in merito spetterà al Partito Democratico, che si è già detto di fatto favorevole.