Tra le 55 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli Nord figura anche il nome di Ciro Migliore.
In molti ricorderanno la triste vicenda che ha visto protagonista il giovane transessuale e della sua fuga in scooter dal fratello di Maria Paola Gaglione perchè contrario alla loro relazione. I due andarono incontro ad un tragico destino, un incidente stradale che non lasciò alcuno scampo a Maria Paola.
Le 55 persone colpite dal provvedimento del Gip napoletano, tra cui Ciro Migliore, sono tutte accusate cessione di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e per i reati di furto in abitazione, rapina, procurata evasione di soggetto detenuto presso la propria abitazione. Le misure cautelari sono state eseguite dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli.
In particolare, stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, Ciro Migliore avrebbe svolto il ruolo di pusher: lo confermerebbero diverse “cessioni” documentate dai carabinieri.
Lo scorso settembre la tragica morte di Maria Paola, fidanzata di Ciro
La notte tra il 10 e l’11 settembre scorsi, ad Acerra, in provincia di Napoli, l’inseguimento da parte di Michele Antonio Gaglione, fratello di Maria Paola, culminò nel tragico incidente che portò alla morte della giovane.
Fin da subito si è palesata la transfobia come movente dell’accaduto, anche se il Gaglione ha sempre smentito di aver rincorso i due per questo motivo, come riporta anche il quotidiano “Leggo”, e di non aver mai voluto uccidere sua sorella e Ciro Migliore.
Nonostante la sua difesa, il giovane, inizialmente sotto inchiesta per omicidio preterintenzionale, deve ora rispondere di omicidio volontario.
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