Gioco d’azzardo su Twitch: con la pandemia l’emergenza silenziosa della ludopatia?

Sulla piattaforma di streaming approda, accanto al gioco tradizionale, anche quello d’azzardo che risulta essere facilmente accessibile anche ai minori.
Inizia a dilagare l’emergenza ludopatia e parte la denuncia dagli stessi utenti di Twitch

Come ogni novità, soprattutto in campo mediale/tecnologico, anche Twitch sta iniziando a mostrare l’altra faccia della medaglia, quella più oscura.
La piattaforma di live streaming è oramai è diventata a tutti gli effetti una piattaforma di intrattenimento, nella quale gli utenti condividono dal vivo contenuti e riflessioni di ogni tipo, sebbene nasca, in realtà, per i gamer.
Questi ultimi, attraverso lo streaming del gioco dal vivo (in gergo “streammare”) ottengono introiti dagli altri utenti che pagano una forma di abbonamento per vederli.
La possibilità di guadagno ha, inevitabilmente, attirato sulla piattaforma anche contenuti non propriamente etici come il gioco d’azzardo.

Facendo un giro sui vari canali, infatti, si può trovare con una facilità estrema utenti che sponsorizzano i cosiddetti ‘giochi da casinò’, dal bingo alla roulette e ai giochi di carte, e in molti si stanno interrogando sia sul problema della ludopatia che dilaga sulla piattaforma che su quello della legittimità o meno dello streaming di questo tipo di contenuti in quelle modalità.
Un utente particolarmente attivo sul tema, Ivan Grieco, ha sottolineato anche come le regole su Twitch dal punto di vista “linguistico” siano estremamente stringenti: non si può scrivere, dire o esprimere qualsiasi concetto utilizzando termini anche innocui che, però, possano urtare la sensibilità dell’altro, ma minorenni o neo maggiorenni possono tranquillamente streammare centinaia di video dove scommettono in casinò virtuali, il tutto secondo una visione etico-capitalista che fa correre lungo la schiena il brivido della rassegnazione.

Ludopatia dilagante su Twitch: il problema del gioco d’azzardo

Anche su Youtube si possono vedere le live Twitch di giovanissimi utenti che giocano d’azzardo, investendo anche parecchi soldi nella speranza di vincerne, ovviamente, degli altri.
Il fenomeno è dilagato rapidamente, al punto tale che gli stessi streamer si stanno ponendo questioni in merito.
Fra questi c’è Ivan Grieco, che su Youtube e Twitch ha caricato alcuni video nei quali non solo ha sollevato la questione con altri utenti in diretta, ma anche organizzato una live con un ex ludopatico e uno psicologo.

Nel confronto è emerso quanto la problematica sia diffusa e quanto effettivamente sfugga facilmente al controllo sia delle famiglie degli interessati che delle stesse istituzioni che, con ogni probabilità, ignorano persino cosa lo stesso Twitch sia.

Ludopatia e covid: il gioco come ‘emergency exit’

A distanza di un anno esatto dalla comparsa del primo caso di Covid su territorio nazionale, stanno proliferando gli studi in merito al rapporto fra permanenza forzata in casa e dipendenze.
Il fenomeno della ludopatia non è, di certo, nuovo, ma l’impossibilità per molti di potersi recare fisicamente in casinò o sale da gioco ha avuto come inevitabile conseguenza quella di spostare i giocatori e i scommettitori sulle piattaforme online. Come poteva, allora, essere esente da questa problematica la piattaforma di gaming per eccellenza?

La “cultura della distrazione”

Il gioco risulta una vera e propria “uscita d’emergenza dall’emergenza”, e se prima gli impegni della vita quotidiana riuscivano a mettere un argine, seppur minimo, alla ludopatia, il tempo a disposizione che si guadagna nello stare forzatamente reclusi in casa dopo una certa ora o durante la giornata in generale ha fatto aumentare in modo a dir poco esponenziale i giocatori d’azzardo, i soldi investiti e il tempo dedicato a questi tipi di attività ricreativi.
Lungi da me fare una sorta di moralismo benpensante: il “godimento improduttivo”, come lo definisce Alfie Bown, autore di saggi di stampo filosofico e psicoanalitico legati alla sfera del “gaming”, è sacrosanto e, anzi, auspicabile.
Ma nel gioco d’azzardo su Twitch di certo il concetto di “improduttività” non trova né spazio né ragion d’essere: “Sul piano politico”, sottolinea in modo esemplare Bown, “questo godimento non è affatto improduttivo. Al contrario, è caratteristico di una soggettività moderna particolarmente produttiva” e tale produttività, aggiunge, “è tutt’altro che positiva”.

Per l’autore “Occorre dunque prestare particolare attenzione agli intenti organizzativi sottesi a forme di godimento apparentemente spensierate” e, aggiungerei, occorre prestare attenzione soprattutto quando, da queste forme di godimento spensierate, non riusciamo a trovare la via d’uscita.

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