I Daft Punk hanno annunciato la fine della loro collaborazione artistica: il duo francese si scioglie dopo 28 anni di carriera.
Dopo aver consegnato alla storia alcuni dei brani più iconici della musica elettronica ed aver influenzato il resto del panorama musicale, i Daft Punk hanno deciso di sciogliersi. A dare l’annuncio al mondo intero è stato lo stesso duo, pubblicando il video del brano ‘Epilogue‘, tratto dall’album ‘Electroma‘ uscito nel 2006. Alla fine del video in questione uno dei due decide di autodistruggersi. Se già il titolo ed il video della canzone non fossero abbastanza eloquenti, alla fine dello stesso si legge la data d’inizio e quella di fine della collaborazione: 1993-2021.
In questi 28 anni di attività musicale, i Daft Punk hanno pubblicato solamente 4 album in studio, a quali si aggiungono i 7 tra Live e Remix (nei quali solitamente veniva aggiunto qualche brano inedito). Ciò nonostante la qualità della loro musica e la capacità di innovare il genere hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che amano la musica. Il loro più grande pregio è probabilmente quello di essere riusciti a far diventare l’elettronica un genere di massa, in grado di rivaleggiare nella chart di ascolto persino con i brani pop.
Daft Punk, la fine di un’era
Originariamente la formazione era un trio formato da Guy-Manuel de Homem-Christo, Thomas Bangalter e Laurent Brankowitz e chiamato ‘Darlin’. Il loro primo ed unico lavoro insieme è stato brutalmente stroncato dalla critica che lo ha etichettato come “A daft punky trash”. Dopo quella delusione Brankowitz decise di lasciare il gruppo, mentre gli altri due non si sono dati per vinti ed hanno formato i Daft Punk.
Bastano due anni di attività in studio ai Daft Punk per produrre il primo singolo di successo: Da Funk. Dopo altri due anni, nel 1997, esce il primo album completo ‘Homework‘, nel quale c’è presente Da Funk, ma anche altri successi planetari come ‘Around the World‘ e ‘Burning‘. Nel giro di 5 anni i due ragazzi francesi sono riusciti a ribaltare il giudizio dalla critica che da “spazzatura” ha cominciato a considerarli come dei veri e propri pionieri della musica elettronica. Il resto come si suol dire è storia, una storia che oggi termina con grande dispiacere da parte del pubblico e della stessa critica.