Sono circa duecento le bare trascinate via da una frana e in parte finite in mare a Camogli (Genova) a causa del crollo di una parte del cimitero, situato sulla linea di costa della località turistica, a circa 50 metri sul livello del mare.
La frana ha distrutto e fatto scivolare in acqua anche due cappelle con le salme contenute all’interno. La causa del crollo sarebbe stata l’erosione della falesia sotto all’area cimiteriale, aggravata con ogni probabilità dalle violente mareggiate che hanno colpito la Liguria negli ultimi anni.
Sul posto si sono recate squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco, imbarcazioni della Guardia Costiera e degli stessi pompieri, oltre a un elicottero dei Vigili del Fuoco. Molte bare sono rimaste incastrate sugli scogli e nella terra portata dalla frana e il loro recupero al momento sembra molto complicato.
Le dichiarazioni del sindaco di Camogli
“Il crollo della porzione del cimitero di Camogli che ha fatto finire in mare e sugli scogli sottostanti decine di bare non era prevedibile“, ha detto il sindaco di Canmogli, Francesco Olivari, che ha fatto il punto della situazione con l’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone.
“Vicino all’area del crollo – ha spiegato il sindaco – sono in corso lavoro di consolidamento della falesia. Da una prima analisi, ma solo domani potremo fare esami più accurati, emerge che è stato un crollo difficilmente prevedibile e contenibile. Sulla cima di questa falesia c’erano una serie di loculi che sono precipitati”.
Domani sarà eseguito un sorvolo con i droni per ricerche più precise e organizzare il recupero delle salme sotto la frana.