Un terrorista di estrema destra si è convertito all’Islam nella speranza di “avere una seconda possibilità”.
David Copeland, 44 anni, è finito in carcere nel 1999 perchè responsabile di una serie di esplosioni a Londra che hanno causato la morte di tre persone, tra cui una donna incinta.
L’assassino ha usato bombe a chiodo, disseminate negli spazi pubblici di zone popolari, trafficate e turistiche, tra cui Brixton, Brick Lane e un pub gay a Soho. La polizia britannica li definì attacchi basati sull’odio razziale e ha rintracciato rapidamente Copeland – che all’epoca aveva 22 anni, ndr – in un’abitazione situata nel villaggio di Cove, nell’Hampshire.
Copeland ammise immediatamente di essere responsabile degli attacchi, affermando di voler “scatenare una guerra razziale” con esplosivi fatti in casa da scagliare contro le comunità di neri, bengalesi e LGBT di Londra.
Ora vuole essere chiamato “Saddam” in omaggio al dittatore
Stando a quanto riportato dal Sun e dal Daily Star Online, il terrorista di estrema destra ha rivelato di essersi convertito all’Islam e di sperare nella rinascita “in un corpo diverso dopo la morte”.
Copeland avrebbe anche chiesto agli altri detenuti e ai responsabili di sicurezza di chiamarlo “Saddam”, in omaggio al dittatore iracheno.
Andy Ross, 37 anni, che ha scontato 11 anni e mezzo per rapina a mano armata nello stesso carcere dove è detenuto Copeland, ha detto che l’assassino “prega tutti i giorni” e vede “la pratica da musulmano come un modo per ottenere il perdono”.
“Ma ha ancora una mente contorta”, ha aggiunto il compagno di cella.
Copeland ha presentato ricorso contro la sua condanna nel marzo 2007, ma l’Alta Corte ha stabilito che deve scontare una pena di 50 anni: dovrebbe essere rilasciato nel 2049.
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