Vaccino Covid, solo una parte degli italiani verrà vaccinata prima dell’estate: l’elenco delle priorità

Presentato il nuovo cronoprogramma del governo sulle vaccinazioni: solo una parte degli italiani sarà vaccinata prima dell’estate.

Nel corso delle consultazioni il premier incaricato Mario Draghi ha parlato anche delle vaccinazioni, assicurando che presto dall’Europa giungeranno delle liete novità sui contratti con i produttori. Sull’argomento non ha aggiunto molto altro, ma pare che quanto rivelato da Draghi corrisponda a realtà. Dal Ministero della Salute, infatti, confermano che l’Unione Europea sta portando avanti le trattative con le aziende produttrici in modo tale da poter rientrare al più presto sui numeri previsti dai contratti e purtroppo tagliati a causa di problematiche alle catene produttive.

Contando sulla riuscita della trattativa e sperando che il vaccino Covid della Janssen venga approvato entro il mese di marzo, il nuovo cronoprogramma sulla vaccinazione degli italiani non ci permette in ogni caso di tirare un sospiro di sollievo. Con i numeri attuali, infatti, solo una parte degli italiani riuscirà ad ottenere il vaccino prima dell’estate, per tutti gli altri se ne parlerà successivamente, nel periodo autunnale. Attualmente non si ha nemmeno la certezza che la campagna di vaccinazione si concluda entro l’anno corrente.

Vaccino Covid: chi verrà vaccinato entro l’estate

Con i dati per il momento in possesso, il Ministero ha presentato il nuovo piano vaccinale alle Regioni, le quali hanno accettato il cronoprogramma. Le priorità rispetto al precedente piano non sono variate: concluse le vaccinazioni al personale medico, ai dipendenti ed ai pazienti delle Rsa, si procederà con la vaccinazione degli ultra ottantenni, del personale delle forze dell’ordine, delle carceri e dei carcerati. Sarà quindi il turno degli insegnanti e dei malati gravi.

Nel nuovo programma è stata presentata nel dettaglio una lista di malati gravi che dovrebbero avere la priorità per via del maggior rischio in caso di contatto con il Covid. Tra questi figurano quelli con le malattie respiratorie come fibrosi polmonare idiopatica e tutti coloro che presentano patologie per cui è necessario l’utilizzo di ossigeno. A seguire ci sono i pazienti che hanno uno scompenso cardiaco avanzato o che hanno già subito uno shock cardiogeno.

Per quanto riguarda i malati neurologici troviamo i malati di Sla, quelli di sclerosi multipla, con paralisi cerebrale infantile e i pazienti con patologie disimmuni. A seguire ci sono tutti i pazienti sotto cura di farmaci biologici o immunodepressivi. Nella lista c’è anche chi soffre di diabete di tipo 2 o giovanile, chi ha la fibrosi cistica, i dializzati e chi soffre di malattie del sistema immunitario che causano grave compromissione polmonare, immunodeficienza marcata o immunodepressione secondaria: tra questi ci sono i malati di Hiv, trapiantati e sottoposti alla chemioterapia, con linfoma o carenti di linfociti T. La lista comprende inoltre i malati di cirrosi epatica che abbiano subito ischemie che ne precludono l’autonomia, a seguire gli oncoematologici i talassemici e le persone con sindrome di Down.

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