Ex guardia nazista di 100 anni andrà a processo per “complicità in 3.518 omicidi”

Un’ex guardia del campo di concentramento di 100 anni è stata accusata di complicità in 3.518 omicidi.

L’uomo è accusato di aver assistito “consapevolmente e volontariamente” all’assassinio di prigionieri nel campo di Sachsenhausen a Oranienburg, a nord di Berlino, tra il 1942 e il 1945.

L’ufficio del pubblico ministero nella città di Neuruppin ha confermato che l’uomo può tranquillamente sostenere il processo nonostante l’età molto avanzata. La notizia è stata riportata dal sito “Thelocal.de”.

Il caso arriva alcuni giorni dopo che i pubblici ministeri tedeschi hanno accusato un’ex segretaria di un campo di concentramento nazista di complicità nell’omicidio di 10.000 persone.

La 95enne aveva lavorato nel campo di Stutthof, vicino a Danzica, nella Polonia allora occupata dai nazisti. La Germania sta dando da diversi anni la caccia all’ex personale nazista, con i tribunali che hanno emesso diversi verdetti di colpevolezza nell’ultimo decennio.

Due 94enni ex nazisti sono morti prima di poter essere incarcerati

Tra coloro che sono stati assicurati alla giustizia in ritardo ci sono Oskar Gröning, un contabile che prestava servizio ad Auschwitz, e Reinhold Hanning, un’ex guardia delle SS, che si trovava nello stesso campo.

Entrambi sono stati condannati per complicità in omicidio di massa all’età di 94 anni, ma sono morti prima di poter essere incarcerati. Di recente, un ex guardia delle SS, Bruno Dey, è stato dichiarato colpevole all’età di 93 anni ed è stato condannato a due anni con la sospensione della pena.

Nel luglio 2020 è stata intentata una causa contro un’altra ex guardia a Stutthof, sempre per complicità nell’omicidio di diverse centinaia di persone.

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