Dopo l’incontro a Montecitorio tra la delegazione Idea-Cambiamo capitanata da Sgarbi e il nuovo premier Mario Draghi, il critico rilascia un intervista per il Libero Quotidiano.
Tema centrale dell’intervista è il parere generale di Sgarbi non solo sul premier Draghi ma sulla situazione politica del paese negli ultimi giorni.
Draghi ha conquistato le simpatie del critico, che lo descrive positivamente: “Draghi è una persona dal tratto umano formidabile. Ti mette a suo agio. E poi è uno pratico. Credo che i soldi del Recovery Fund li ripartirà con saggezza, destinerà i fondi dopo aver sentito parti sociali e imprese, eviterà di spenderli tutti per la sanità.” Come già dichiarato a caldo dopo l’incontro in Sala della Regina, continua: “Draghi è il Comitato Tecnico Scientifico dell’economia”.
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Simpatia ma non solo. Sgarbi si è subito attivato nell’appoggio al nuovo governo, ed esprime il suo consenso per la decisione presa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Mattarella ci ha commissariato, ma è stato bravo. Ha subito rimediato all’ errore del non andare al voto dandoci un pezzo da 90, poteva scegliere un coglione – ce n’ era una vasta gamma – e ci ha fornito il miglior presidente del Consiglio sulla piazza“.
Inoltre il critico si è mosso dall’interno: “Ho passato gli ultimi giorni in moral suasion forsennate. Ho parlato con Salvini, Meloni, Giorgetti. Forse s’è convinto anche Bagnai. Draghi è un moderato, sta da questa parte”:
Stando ai messaggi whatsapp mostrati dallo stesso Sgarbi all’intervista, anche Giorgia Meloni è pronta a riconoscere positivamente la figura di Draghi Presidente del Consiglio: “Io non lo posso votare ma se fa bene sono pronta a riconoscerglielo”.
Un governo misto insomma, tutti appoggiano la scelta di Mattarella. Lega, Pd, Forza Italia; qualche indecisione, invece, da parte dei 5 Stelle: “Ecco, io ero sollevatissimo quando Grillo, qualche giorno fa, ha detto “mai con Draghi”. Ma lo stesso Draghi ha espresso la sua idea a riguardo proprio con Sgarbi “Guarda, penso che in questo momento stiano cambiando idea”.
Era inevitabile un commento sulla situazione culturale del paese, argomento più caro a Sgarbi, che sembra aver avuto una risposta quantomeno speranzosa: “Abbiamo citato la depressione degli italiani; ha detto cose molto belle sul come uscire dalla pandemia. E si è parlato della necessità, per curare la depressione, di tenere aperti i teatri. E di evitare di lasciar chiusi i musei nei weekend, da idioti, proprio nei giorni in cui la gente ci va di più. Non è meglio, allora contingentare le entrate a non più di 500 persone con 12 ore di apertura anziché 8?”.
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