Eleonora Giorgi si racconta e racconta il rapporto con la bellezza: “Mi sono rifatta la faccia. Non sopporto la decadenza”

Lungo intervento di Eleonora Giorgi ai microfoni de I Lunatici, programmi della notte di Rai Radio2.

La attrice capitolina classe ’53 si è raccontata a 360°, a partire dall’infanzia, dal rapporto con la sua indubbia bellezza (che la rese un sex symbol negli anni ’70, ma in famiglia c’era la sorella minore ancor più bella di lei) e dal rapporto con quegli anni particolari – di transizione – a cavallo tra i ’50 e i ’60:

“Che tipo ero quando andavo a scuola? Ero una tutta un po’ malmostosa, ribelle, i miei quattordici anni sono il ‘68, io sono ai Parioli dove esplode Valle Giulia. Ero una ragazzina ribelle, molto carina, orientata a Londra, al futuro, a Londra, ai giovani. Era un’Italia ancora in bianco e nero, io ero ribelle, come molte ragazze della mia generazione. Il rapporto con la mia bellezza? Io nasco da una madre e da un padre bellissimi ed ho una sorella più piccola di me di tre anni che è insieme ad Ornella Muti la donna più bella di Roma. La mia bellezza è sempre stata relativa perché c’era la sua bellezza. Vinse il concorso ‘I bimbi belli’ senza partecipare. Lei era quella bella. Bionda platino naturale con le ciglia nere. Io credo di essere stata una ragazza carina, molto riservata, ero la tipica potenziale scrittrice intellettuale. A undici anni passavo il tempo a leggere e scrivere. Poi il vento dei tempi e l’adolescenza che è esplosa mi hanno resa molto diversa”.

Ma non ha raccontato solo del rapporto con la sorella minore, ma anche con il fratello Lamberto, noto commentatore calcistico (in totale – i fratelli Giorgi sono cinque):

“Lamberto ha la tribuna sportiva più antica in Italia, è molto amato a Roma, ha un grande candore, è molto colto. Con lui era un casino, era il cocco del nonno, era estremamente, primo conservatore, primo della classe al classico, aveva la media del 9. Io ero tutto il contrario, spesso litigavamo, lui se ne andava dal nonno”.

Una battuta poi sul primo amore, terminato a causa del cinema e del successo:

A 14 anni ho incontrato il mio primo amore. Si chiamava Gabriele, ora è un noto cardiochirurgo. Il ragazzo della mia vita. Rimane il mio unico ragazzo fino a quando sono diventata la Lolita d’Italia. Paradossale, divento la Lolita d’Italia avendo avuto un solo ragazzo. Poi il cinema ha mandato la nostra storia in brandelli. Forse anche i tempi. Vent’anni prima due come noi si sarebbero sposati”.

Per finire, oltre ad un passaggio sui problemi con la droga – già narrati abbondantemente in altre occasioni, interessanti le parole sul rapporto con gli anni che passano e l’inevitabile decadenza del proprio corpo:

“Il nostro mondo ha allungato la vita, ma il fatto è che non si è allungata la vita, ma la vecchiaia. Io provo orrore per il decadimento, e non a finalità seduttive, non ho esitato nel momento in cui mi sono rivista impressionante perché il mio viso aveva acquistato una gravità che non c’entrava niente con il mio animo, mi sono detta che non avevo voglia di svegliarmi la mattina e vedere quella faccia che non era la mia. Così mi sono rifatta la faccia. Ho mantenuto piene di rughe tanto la bocca quanto gli occhi, non l’ho fatto per rendermi appetibile, l’ho fatto perché amo la bellezza e non sopporto la decadenza“.

eleonora giorgi post lifting

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