Connor Ellis, studente universitario di 26 anni è stato trovato morto per overdose da droghe combinate l’ottobre scorso dai suoi compagni di corso.
Il 26enne è stato il primo cittadino britannico ad aver contratto il Covid-19 nel novembre 2019, durante il suo soggiorno in Cina. Il suo caso lo scorso febbraio ha anche suscitato molto scalpore in patria, ricoprendo le prime pagine dei giornali.
Il ragazzo da positivo ha passato ben 3 settimane e mezzo in quarantena e da come scrive nel suo diario, che ha lasciato nel suo alloggio a Wuhan, sembra che ne sia uscito estremamente scosso, infatti dopo aver passato i primi 10 giorni a descrivere i propri sintomi, scrive di come abbia avuto una falsa speranza all’undicesimo giorno:
“Subito dopo aver pensato che stesse andando meglio, sembra che il virus sia tornato più forte di prima. Quando vado in bagno ho la sensazione di aver finito una maratona, sudo e sudo senza smettere. HO CALDO”.
“La televisione è accesa ma è come se non lo fosse. Continuo a ripetermi che sia un incubo ma non lo è”.
“Ho bisogno di un dottore, ma per vederlo dovrei pagare una fortuna l’ambulanza per l’uscita, non posso permettermelo. Sono malato, ma non credo io stia morendo o forse sì?”
Dopo ben 24 giorni Connor scrive di aver sconfitto la malattia e di poter tornare a lavoro, in una scuola di Wuhan.
La famiglia ci dice come subito dopo quel momento drammatico, Connor abbia visitato i suoi familiari in Australia e che sia tornato in Inghilterra, nell’università Bangor University, per continuare i suoi studi del cinese.
Subito dopo la sua morte è stata aperta un’inchiesta, la quale ha determinato la causa di morte legata ad una broncopolmonite, causata da overdose di droghe combinate.
Ai familiari, che alloggiano in Australia, è stato concesso di assistere al funerale del proprio figlio, svoltesi in Regno Unito.
Essi lo descrivono come un ragazzo allegro ed avventuroso.
