Gli scienziati potrebbero aver trovato le prove necessarie per affermare che la vita è presente su Marte, in forma microscopica, analizzando il substrato ghiacciato del pianeta rosso.
La prima traccia che gli scienziati cercano per dimostrare l’esistenza della vita su un altro pianeta è la presenza di acqua. Secondo Janice Bishop, dell’Istituto di Ricerca sull’Intelligenza Extraterrestre (SETI) della California, l’acqua potrebbe esistere a livello microscopico.
Apparentemente, infatti, il substrato di ghiaccio del pianeta verrebbe a contatto ripetutamente con un altro substrato, composto da sali, sciogliendosi e congelandosi a ripetizione. Questo farebbe sì che a livello microscopico sia sempre presente una quantità minima di acqua allo stato liquido.
“Sono molto eccitato da questa possibilità”, ha dichiarato Bishop. “Questo potrebbe rivoluzionare la nostra prospettiva attuale sull’abitabilità di Marte”. Lo stesso pensiero è stato confermato dal collega dell’Istituto, Zachary Burton, che ha accostato l’ambiente marziano a quello di alcuni ecosistemi terrestri, come il Deserto di Atacama o l’Antartide.
Questo potrebbe cambiare il modo in cui guardiamo al Pianeta Rosso. Già uno studio dell’Università di Bologna aveva predetto l’esistenza di enormi laghi sotterranei, ma questo substrato salino osservato di recente ne è la prova. L’umidità presente tra i due substrati sarebbe ideale per il nascere e il riprodursi della vita.
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