Il giovane afgano buttato dalla polizia fuori dalla tenda durante lo sgombero di Novembre, racconta la sua storia.
Lo scorso 23 novembre tutto il mondo ha visto le brutali immagini dello sgombero effettuato dalla gendarmerie ha effettuato a Place de la Republique, a Parigi. Quel giorno un gruppo di volontari aveva creato un accampamento per tutti quei migranti, rifugiati o richiedenti asilo che si erano trovati orfani di un posto dove dormire. Una tendopoli in pieno centro di Parigi che la polizia ha prima intimato di sgomberare e successivamente sgomberato con la forza.
A fare particolarmente impressione è stata la scena del ragazzo sradicato insieme alla tenda. Nel video, diventato virale in rete in pochi minuti, si vedono tre poliziotti che sollevano di peso la tenda e la scuotono finché il giovane all’interno non cade violentemente a terra. Una scena che è stata duramente condannata non solo in Francia, ma anche nel resto del mondo.
Sgombero violento a Parigi, parla il ragazzo sradicato dalla tenda: “Mi sono sentito umiliato”
A distanza di oltre due mesi da quella terribile scena, sulla pagina Facebook ‘Brut‘ è stata trasmessa l’intervista al giovane protagonista suo malgrado di quel video. Il ragazzo spiega di essere giunto in Francia il 6 novembre e di aver lasciato il suo Paese natale per via delle condizioni difficili in cui si trova: “Mi chiamo Mohamed, sono originario dell’Afghanistan, ho 22 anni e a causa delle mia situazione sono stato obbligato ad andare in Francia”.
Il ragazzo spiega in seguito che non aveva un posto dove dormire: “Sono stato obbligato ad andare a Saint-Denis, perché c’erano numerose tende e tantissimi connazionali”. Successivamente, camminando per la Place de la Republique, il giovane mostra in quale posizione si trovava la sua tenda e racconta quello che è accaduto: “La polizia è giunta da quel lato ed ha cominciato a sradicare le tende, ma io non lo sapevo. Mi stavo domandando: ‘Cosa sta succedendo? E’ possibile che la polizia colpisca tutti con i manganelli?’ Avevo troppa paura per muovermi”.
Il ragazzo stava ancora assorto nei pensieri, non sapendo cosa aspettarsi quando d’un tratto si è trovato coinvolto nello sgombero: “All’improvviso tre persone, più o meno: non lo sapevo perché non le ho viste, me ne sono reso conto dopo quando ho visto il video. Ho visto due o tre poliziotti che prendevano la tenda da dietro e mi hanno buttato per terra”. Il ragazzo a quel punto spiega come si è sentito: “Quando lo hanno fatto ero in preda alla disperazione. Intendo dire che non mi sono sentito bene, non mi sono sentito rispettato”.