Il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il mandato esplorativo per verificare l’esistenza di una maggioranza in Parlamento che possa sostenere un nuovo governo.
Nella giornata di ieri, Roberto Fico ha ascoltato le posizioni del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e di Liberi e Uguali, che hanno confermato il loro pieno sostegno ad un “Conte ter”.
Anche Italia Viva si è mostrata possibilista, ma Matteo Renzi ha tenuto a precisare che prima dei nomi “vengono i contenuti”.
“Preferiamo un governo politico a uno istituzionale – ha detto Renzi – ma serve un cronoprogramma”.
Questa mattina l’incontro tra Fico e gli Europeisti, il nuovo gruppo di “responsabili” che si è formato in Senato con l’obiettivo di dare un sostegno più largo al premier Conte. Naturalmente, gli Europeisti hanno sottolineato che “Conte è la persona giusta”, e pertanto la via di uscita da questa crisi non può che essere un nuovo incarico al premier dimissionario.
Ma la strada per il “Conte ter” appare ancora tortuosa
Sempre nella giornata di oggi, come riporta anche il quotidiano “La Repubblica”, Roberto Fico è chiamato ad incontrare anche il gruppo delle Autonomie (Svp-Patt, Uv), poi il gruppo parlamentare misto della Camera Centro Democratico- Italiani in Europa, il Maie-Movimento associativo Italiani all’estero-Psi, le Minoranze linguistiche e infine il Gruppo Misto.
L’ipotesi più probabile è proprio quella del Conte “ter”, sebbene il centrodestra unito manifesterà al Presidente della Camera la necessità di interrompere questa esperienza di governo e concentrarsi su due soluzioni: un governo “Ursula” (che Salvini potrebbe appoggiare, a differenza della Meloni) oppure il voto anticipato.
Tuttavia, la strada per il terzo mandato di Conte da premier non è così agevole. Tra il Movimento 5 Stelle e Italia Viva la frattura pare ormai insanabile. Alessandro Di Battista è ormai partito all’attacco di Matteo Renzi, ricordando anche che l’ex segretario del PD è contro la revoca ai Benetton sulla questione Autostrade: “Un motivo in più per farlo fuori dal governo”.