Secondo quanto riportato da news.au.com nell’area est di Victoria, regione dell’Australia dei turisti hanno riportato di sentirsi in pericolo dopo che un gruppo di neo-nazisti durante l’Australia Day long weekend ha sfruttato il momento per attuare azioni vandaliche verso i cittadini del posto.
“Sono venuto in questo posto per sentirmi sicuro, non avrei mai immaginato che vivere qui mi avrebbe messo in pericolo per colpa di un gruppo di estremisti”. Queste le parole di un abitante del posto.
La polizia anti-terrorismo australiana ha già avviato le indagini ed è stato subito riportato che il gruppo sarebbe formato da più di 40 persone. Il gruppo online ha parlato di una “rivoluzione bianca” e di una possibile “guerra civile”, cosa che il governo australiano ha subito smentito infatti vedendo i numeri il 92.8% degli australiani si professa democratico.
Durante il 2017 sono successi eventi molti simili nella stessa regione del Victoria, precisamente tra Grampians e Gariwerd, un giornale proprio quell’anno ha parlato di un nuovo gruppo che incitava la gente del posto di creare un alleanza politica fondata sull’orgoglio bianco. Il governo australiano è subito però riusciuto ad arrestare i responsabili di tale partito
Il premier della regione Victoria Daniel Andrews si è espresso sulla questione: “C’è un nuovo gruppo neo-nazista nella nostra regione abbiamo paura che questa volta siano più forti, dobbiamo combattere la loro stupida ideologia e se sarà necessario potremmo chiedere l’aiuto dell’esercito“.
Nel settembre scorso L’Australian Security Intelligence Organisation (ASIO) ha rivelato come le violenze provocate da gruppi estremisti siano aumentato del 40% rispetto al 2016 e di come il lockdown abbia favorito ha aiutato l’aumento di supporto verso le teorie cospirative.