Mentre fa discutere la visita di Matteo Renzi in Arabia Saudita, in particolare per le frasi pronunciate dall’ex presidente del Consiglio (sul costo del lavoro e non solo), il governo Conte revoca l’export di bombe che era precedentemente destinato a Riad.
Viene messa dunque la parola fine alla maxi commessa che era stata introdotta proprio da Matteo Renzi ai tempi del suo mandato da Premier. Lo ricorda il sottosegretario agli esteri, Manlio Di Stefano (Movimento 5 Stelle), che su Facebook sottolinea tutta la sua soddisfazione e non manca di rifilare una frecciata al fondatore di Italia Viva.
“Da pacifista prima ancora che da Sottosegretario di Stato sono estremamente felice del percorso fatto, insieme alla società civile e al Parlamento, per bloccare una vergogna lasciataci in eredità da Matteo Renzi ai tempi del suo mandato da Premier, la maxi commessa da oltre 20.000 bombe all’Arabia Saudita nel 2016, proprio nel momento peggiore della guerra in Yemen”, le parole di Di Stefano su Facebook.
Le parole di Di Stefano allontanano il rientro di Renzi in maggioranza
Il sottosegretario pentastellato evidenzia come il percorso sia stato chiuso già da una settimana ma arriva a conclusione definitiva in queste ore, “con una temporalità che fa riflettere sul problema enorme ancora irrisolto del conflitto d’interessi dei nostri politici – afferma Di Stefano – proprio al ritorno del Senatore di Rignano da una strapagata conferenza a Riad”.
Le affermazioni di Di Stefano rendono ancora più complicata una ricomposizione della maggioranza di governo con il rientro di Italia Viva. Il PD appare un pò più possibilista in merito al dialogo con Renzi, mentre i pentastellati sembrano mantenere la porta sbarrata (anche se si parla di una telefonata tra Conte e l’ex sindaco di Firenze).
Tuttavia una soluzione va trovata in fretta, anche perchè i cosiddetti “responsabili” o “costruttori”, in questo momento, sembrano non esserci a sufficienza.