L’attrice e regista svedese è passata alla storia come prima, grande musa del cineasta Ingmar Bergman, con cui collaborò sia in teatro che in sei pellicole
È venuta a mancare ad 89 anni Gunnel Lindblom, nota attrice e regista svedese. La Lindblom si è spenta dopo una lunga lotta con una malattia nel villaggio svedese di Brottby, come reso noto dalla famiglia attraverso il quotidiano di Stoccolma “Dagens Nyheter”.
La Lindblom, nata il 18 dicembre 1931, debuttò come attrice nel ruolo di Margareta nel “Faust” di Goethe nel teatro Malmö nel 1954, che all’epoca era diretto dal cineasta Ingmar Bergman. Fu grazie a quest’ultimo che la Linblom esordì al cinema, dove inizialmente ricoprì alcuni ruoli secondari in alcuni film iconici del regista, come quello della donna muta ne “Il settimo sigillo” del 1957, e in altri come “Il posto delle fragole” (1957), “La fontana della vergine” (1960), e “Luci d’inverno” (1963) e “Il silenzio” (1963).
Dopo circa dieci anni, l’attrice venne richiamata nuovamente da Bergman per recitare in “Scene da un matrimonio” (1973). Fra le recenti apparizioni ricordiamo “Uomini che odiano le donne” (2009) di Niels Arden Oplev. Come regista Gunnel Lindblom diresse sette film, fra cui uno prodotto da Bergman ed incentrato sui rapporti familiari, “Paradistorg” (1977).
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