Ospite a Piazza Pulita il deputato e vicesegretario del PD Andrea Orlando dice la sua sulle conseguenze della crisi di governo, che a suo parere hanno aperto uno scenario che lascia poche alternative: quello delle elezioni, scartando l’ipotesi di un governo di unità nazionale. Ma cosa sta accadendo nel frattempo?
“Sta succedendo quello che temevamo. Oggi sento il voto molto più vicino. Non c’è nessuna ipotesi di unità nazionale, non vogliamo mischiare i nostri voti con quelli dì Salvini e Meloni“: con queste parole Andrea Orlando, ospite del programma su La7 di Corrado Formigli, racchiude, in sostanza, la sua posizione sull’attuale scenario politico, o per lo meno quello che ne è rimasto. Una visione di certo non ottimistica, dalla quale trapela tutto il pessimismo sul destino dell’attuale legislatura: a quanto sembra, infatti, Giuseppe Conte non è stato ancora in grado di trovare quella da lui battezzata come “quarta gamba” di appoggio alla maggioranza nei 10 giorni concessi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; le strade da percorribili non sono di certo tante, come d’altronde ha chiarito lo stesso Orlando: “Pensavamo che tutte le altre ipotesi fossero di difficile percorribilità, e le cose ci stanno dando ragione” ha spiegato “Mi pare che il M5S non rinuncia ad avere Conte come riferimento” aggiungendo “Si è fatta una scommessa, anzi due: o che il M5S mollasse Conte o che il Pd si rassegnasse ad un governo con Salvini. Mi pare che entrambe le scommesse siano andate male”.
Mentre Orlando dà praticamente per spacciata questa legislatura, il premier Conte nel cdm tenutosi ieri ha assegnato ufficialmente la delega ai servizi segreti: il prescelto è stato il diplomatico Pietro Benassi, nominato sottosegretario con delega all’Intelligence. Benassi ha avuto un ruolo di primissimo piano nell’avvicinamento del premier ad Angela Merkel, rafforzando il loro rapporto in vista delle trattative per il Recovery Fund.
Nel frattempo Renzi il distruttore tenta ancora la via del dialogo per una maggioranza al premier Conte, ribadendo la disponibilità di Italia Viva: “Il mio personale suggerimento al presidente del Consiglio e tutti gli altri è: smettiamola di fare le polemiche che stanno facendo in queste ore. Se volete confrontarvi nelle sedi istituzionali noi vi abbiamo scritto, vi abbiamo fatto le proposte, ci siamo“.
Nel frattempo al Quirinale si è presentato il centro dx, rappresentato da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Tajani, per chiedere al Presidente Mattarella il voto anticipato. Dopo l’incontro, durato all’incirca un’ora, i leader dell’opposizione non hanno rilasciato particolari dichiarazioni se non semplicemente sottolineato la “fiducia nella sua saggezza” (riferendosi a quella di Mattarella, n.d.r).
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