Gina Lollobrigida, attrice classe ’27 con un palmares invidiabile (in carriera ha ottenuto un Golden Globe, sette David di Donatello e due Nastri d’argento), ha parlato al Corriere della pandemia e del vaccino.
A quasi 94 anni (li compirà il 4 luglio) rientra d’altra parte nella categoria delle persone più a rischio e per questo ha già ricevuto la prima dose del vaccino:
“Io non ho mai dato credito ai negazionisti. Ma non si rendono conto? Al contrario, vaccinarsi mi sembra un’ottima occasione per dimostrare che se stiamo uniti, se facciamo tutti la cosa giusta, possiamo uscire fuori dalla pandemia. Ci tengo a dire a tutti che non devono aver paura”.
Circa la vaccinazione in sé, la Lollobrigida ha raccontato:
“Mi avevano fatto una testa così ed ero arrivata un po’ prevenuta. Invece mi sono meravigliata: questo vaccino per il Covid-19 della Pfizer non mi ha procurato nessun dolore. L’8 febbraio dovrei fare il richiamo”.
Ad accompagnare la Lollobrigida, il manager Andrea Piazzolla (a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace nei confronti della donna):
“Lui è il mio angelo custode. Lo dico veramente: mi ha già salvato la vita quattro volte. Sono felice che in questo periodo stia con me e mi aiuti a vivere. Perché, sia chiaro, io voglio voglio vivere. E poi devo lavorare! Ho ancora delle sculture da finire…”.
La Lollobrigida, infatti, è un’artista a tutto tondo, con una particolare dedizione per la fotografia (ha fotografato nel corso degli anni personaggi della storia del ‘900 come Paul Newman, Salvador Dalí, Henry Kissinger, David Cassidy, Audrey Hepburn ed Ella Fitzgerald) e per la scultura, con esposizioni in tutto il mondo.