Matteo Salvini, durante l’intervento a Palazzo Madama, da senatore indignato diventa il perfetto generatore di hashtag per Twitter: breve analisi semiotica del discorso del capitano
“Paura di perdere la poltrona”: in occasione della discussione della fiducia al governo a Palazzo Madama, questa frase è diventata il liet motiv non solo del discorso di Matteo Salvini, ma anche quello di Renzi e di altri. Un modo di dire trito e ritrito, utilizzato fino allo sfinimento e che inizia a puzzare come qualcosa andato a male. Ma al di là delle considerazioni sul punto, l’intervento di Matteo Salvini alla camera divide gli animi fra chi afferma di “aver asfaltato Conte”, anzi “#avvocatoConte”, come lo ha definito il leader della Lega durante tutto il suo discorso pur di non pronunciare il nome di premier e con l’esplicita finalità di sminuirlo, e chi è rimasto sbigottito dal mix di frasi populiste appiccicate l’un l’altra come un collage da incubo senza precedenti nella storia della Repubblica. Analizzando il discorso del leader del carroccio, però, si possono apprendere tantissime cose sullo stile comunicativo messo in piedi dalla “bestia di Salvini”, la sua macchina comunicativa che ogni giorno sforna nuovi hashtag per generare contenuti che danno vita ad un moto di indignazione generale online. I punti toccati dal capitano sono stati tanti, troppi, al punto che la presidente Casellati ha dovuto porre un argine al fiume in piena riversato nel Senato. Abbiamo provato, allora, a sintetizzare il discorso di Matteo Salvini sotto forma di hashtag di tendenza: ce ne sono così tanti che la sua squadra social potrebbe vivere di rendita da qui ad un anno.
Fra i punti trattati era inevitabile quello alla Cina, nemico assoluto per Salvini, che testualmente ha dichiarato, riferendosi all'”avvocato Conte”, di preferire all’America la “#repubblicacinese a lei tanto cara, ma a noi un po’ meno”, per poi riprendere l’argomento in seguito affermando di preferire al #cibosintenticodiWuhan la dieta mediterranea e salutare con cui #inostrifigli sono cresciuti.
Passando all’argomento Europa, Salvini ha accusato il governo Conte di essersi sottomesso all’Unione in nome di un #europeismo che sta danneggiando l’Italia: “In quanto cittadino italiano pretendo di contare in Europa”, ha dichiarato il leader leghista, che ha poi sferrato l’attacco sulla questione dei vaccini, accusando Conte e il ministro della Sanità di aver optato per una strategia di acquisto che passasse dall’Europa, a differenza degli altri Paesi che #ivacciniseliprocuranosoli.
Altro argomento cardine dell’intervento di Salvini è stato quello del recovery plan, ricordando che quelli in ballo “sono per due terzi prestiti che dovranno restituire #inostrifigli”, e che Conte non può arrogarsi il diritto di decidere da solo, essendo “soldi di #tuttiglitaliani.
Sul tema della green economy, che il governo vuole provare a portare avanti, Salvini si dice scettico, affermando che negli altri grandi Paesi, lo smaltimento della spazzatura è fonte di guadagno per lo Stato, a differenza dell’Italia che, orientandosi verso scelte ecologiche sbagliate, è accusata di “aiutare chi combatteva #borsellino“, dunque la mafia. E proprio da questo tema Salvini si ricollega a quello dell’Ilva, specificando che il punto di vista della Lega è quello di lasciare l’Ilva aperta a Taranto: “#vogliamoacciaio”, ha dichiarato testualmente.
Sul tema della famiglia, non è di certo un mistero la posizione di Salvini, che ha voluto specificare nel suo intervento in Senato: “Sulla famiglia non può scegliere una legge: la mamma si chiami mamma il papà si chiami papà”, ha dichiarato Salvini, aggiungendo la sua posizione e quella della Lega #indifesadellavita e che, se avesse la possibilità di governare, metterebbe la priorità sui centri di supporto alla natalità piuttosto che sostenere “quelle pillole abortive regalate in strada a chiunque“. Proprio dall’argomento delle pillole per l’interruzione volontaria della gravidanza si è ricollegato al tema delle droghe, affermando di sostenere un modello stile San Patrignano piuttosto che #spacciatorivicinolescuole.
Sintetizzando, i temi trattati e non menzionati in precedenza sono stati il disappunto verso la gestione dell’emergenza a scuola, rincarando la dose sulla critica dell’acquisto dei #banchiconlerotelle, la sua opposizione nei confronti della patrimoniale, ribadendo che la #proprietàprivata è un diritto sacro santo e che, anzi, bisognerebbe indirizzarsi verso un abbassamento delle tasse attraverso la #flatax. Infine, Salvini, sferra un colpo al PD dichiarando la sua contrarietà alle banche che sostengono le #multinazionali, schierandosi a favore di quelle piccole che, in sostanza, sono quelle che concedono i prestiti ai cittadini in difficoltà. Immancabile, infine, il riferimento all’#immigrazione, accusando Conte di essere a capo di un governo che #apreiporti e fa #regaliagliscafisti.
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