Perché Sanremo si fa con il pubblico e i teatri sono chiusi? E’ inspiegabile. Dura la posizione dell’attore e regista Moni Ovadia, intervistato oggi in esclusiva dall’agenzia di stampa Adnkronos, all’indomani della conferma della Rai di fare svolgere l’edizione 2021 di Sanremo tra il 2 e il 6 marzo con il pubblico in sala.
Il valore della cultura per Ovadia
“Per Sanremo il discorso della sanità non conta niente? Se Sanremo è più importante della cultura allora vuol dire che questo paese è perso per sempre”, ha aggiunto Moni Ovadia, che oggi ha partecipato ad una conferenza stampa sulle riaperture organizzata dal senatore Armando Siri della Lega.
“Se non si capisce quale è il valore prioritario della cultura e si favoriscono le kermesse mediatiche – spiega Ovadia all’ADN – vuol dire che questo paese sarà sempre un paese miserabile, non crescerà mai! Se Sanremo diventa la priorità del paese si vede che il paese è perduto”.
”Gli addetti allo spettacolo dal vivo sono 500mila -spiega- e con le loro famiglie sono più di due milioni di persone e anche loro devono vivere. Tutti pensano che ci sono solo gli attori famosi ma non è così -puntualizza Ovadia- Bisogna considerare la cultura per quello che è: un bene primario, il pane della salute sociale e della salute di una comunità nazionale”.
Da cittadini “dobbiamo chiedere il perché veniamo trattati così“, se dici “Sanremo sì e teatri no”, tutti quelli che vivono di teatro sono dissennati.
“Sanremo è molto più pericoloso -conclude Ovadia- ci sarà la gente che si assembrerà, ci saranno i vari cantanti e tutto il carrozzone mediatico mentre i teatri sono luoghi disciplinati e sicuri. Tutto questo è assurdo e le ragioni di questo sono sicuramente poco nobili”.
La decisione della Rai
Sembra ormai accantonata l’idea della nave, che avrebbe dovuto fungere da bolla sanitaria per qualche centinaio di persone, come una sorta di vacanza stando alla definizione di Amadeus che solo pochi giorni fa non aveva escluso la possibilità di questa sorta di Grande Fratello sanremese.
“Tra i temi affrontati nel corso dell’incontro dei vertici Rai ieri – c’è stato anche il Protocollo sanitario e organizzativo, che sarà a breve sottoposto alle autorità competenti in modo da poter prevedere una presenza del pubblico nella platea del Teatro Ariston,” rimandando ai prossimi giorni maggiori informazioni sulle modalità.