Mentre il governo lancia la campagna pubblicitaria a favore del vaccino contro il Covid, c’è chi sprona a non farlo, ammonendo addirittura chi intende farlo dei rischi che “faccia diventare gay”, con tanto di “prove” annesse per i più scettici. A dichiararlo è stato il rabbino ultra-ortodosso israeliano, Daniel Asor.
Il suo surreale discorso, omofobo e no-vax, è stato riportato dal sito Israel Yahom e ripreso dal quotidiano britannico The Independent.
“Ci stiamo preparando per accogliere i nuovi membri”, ha scherzato e reagito con ironia Havruta, gruppo israeliano a sostegno dei diritti Lgbt.
Quella del rabbino Asor è solo l’ultima delle tante teorie cospirazioniste circolate intorno al Covid e al vaccino per contenerne il contagio. In Italia particolare risonanza hanno avuto le parole del direttore di Radio Maria, don Livio Fanzaga, secondo cui la pandemia ”è un complotto satanico per conquistare il mondo”.
Il vaccino in Israele
Nella lotta al coronavirus, Israele vanta al momento un primato, ovvero quello del primo Paese al mondo per numero di vaccinazioni, con oltre 2.050.000 dosi, pari a 23,66 ogni 100 abitanti, così come riporta un articolo del “Corriere della Sera”, sulla base dei dati forniti dagli esperti della piattaforma “Our World in Data”.
Un’ulteriore notizia positiva è poi arrivata dal Clalit HMO, la più importante delle quattro organizzazioni di servizi sanitari in Israele, secondo cui dopo due settimane dall’inoculazione del vaccino anti-Covid, è stato possibile riscontrare un calo dei positivi pari al 33%.