I soccorritori hanno confermato che i 22 minatori cinesi intrappolati dopo l’esplosione sono ancora vivi, ma il loro salvataggio è quanto mai arduo
C’è ancora una speranza per i 22 minatori rimasti intrappolati all’interno della miniera d’oro colpita da un’esplosione avvenuta lo scorso 10 gennaio nella Cina orientale. A confermarlo è stata l’agenzia di stampa cinese Xinhua, la quale ha riportato i dettagli forniti dai soccorritori impiegati nell’operazione di salvataggio, che perforando la miniera hanno udito “rumori di colpi” dei lavoratori intrappolati.
Il biglietto dei minatori intrappolati nella miniera
L’esplosione è avvenuta il 10 gennaio nella miniera d’oro vicino a Qixia, nella provincia dello Shandong, a circa 600 chilometri da Pechino. La deflagrazione ha bloccato completamente le vie di uscita e compromesso totalmente i sistemi di comunicazione, lasciando i 22 minatori isolati sotto terra, dove sono bloccati da una settimana. L’unico messaggio pervenuto dai lavoratori sarebbe stato un biglietto nel quale hanno scritto che 12 di loro sono ancora in vita, e chiedendo disperatamente di non smettere di cercarli. Non si hanno ulteriori notizie, invece, degli altri 10. Attraverso una piccola conduttura i soccorritori sono riusciti a fornire medicinali, cibo e carta e penna per permettere loro di fornire aggiornamenti, mentre alcuni degli uomini rimasti intrappolati hanno iniziato a scavare alcuni tunnel che dovrebbero facilitare le operazioni di soccorso già di per sé fortemente complesse.
Continuano gli incidenti minerari in Cina
Gli incidenti minerari in Cina sono, purtroppo, molto comuni, detenendo il triste record di morti e precarietà nella sicurezza degli impianti. Solo un mese fa, a dicembre, 23 minatori hanno perso la vita dopo essere rimasti intrappolati in una miniera, giusto qualche mese dalla morte di altri 16 lavoratori rimasti uccisi in un’altra miniera di carbone.