L’intervento del Nas
Gli agenti del Nas si sono messi subito al lavoro per fare luce sull’accaduto, e per capire chi sono coloro chehanno sfruttato il fatto di essere amici degli amici o parenti più meno prossimi di chi poteva favorirli per togliere con l’inganno il farmaco atteso da tutto il mondo a medici, operatori sanitari e anziani delle case di riposo. Ciò che bisognerà capire, anche il coinvolgimento di medici, infermieri e agenti di Pubblica Sicurezza che sapevano di poter garantir loro gli avanzi delle dosi quotidiane.
Il caso del governatore della Campania, De Luca
Tra i 100mila “fuori lista” c’è anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, gli amici o parenti che sono stati chiamati dal personale sanitario l’9 gennaio nella Usl di Modena, all’ultimo minuto per non far scadere le fiale. Personale che, dopo un’indagine interna e la ferma condanna del commissario all’emergenza Arcuri, è stato sospeso dall’incarico.
La suddivisione su base regionale
Come riportato dal Fatto Quotidiano, i 100mila “fuori-lista” saltano ancora di più all’occhio se il dato nazionale viene scorporato regione per regione: in Campania, su 72.103 vaccinati ci sono 1.417 anziani delle Rsa e 11.730 di personale non sanitario; in Calabria 10.940 vaccinati di cui 1.460 non sanitari e 44 ospiti di Rsa; in Sicilia 66.799 vaccinati di cui 1.695 ospiti delle case di riposo e 9.998 non sanitari; nelle Marche hanno vaccinato appena 145 ospiti Rsa, 1.888 non sanitari; nel Lazio su 71.575 vaccinati 6.721 sono non sanitari e 4.904 gli anziani; in Lombardia 83.766 vaccinati, 13.472 personale non sanitario, appena 2.118 anziani delle case di riposo; infine l’Emilia-Romagna, dove a fronte di 76.076 somministrazioni, 5.321 sono state dedicate alle Rsa e 22.824 ad amministrativi, dipendenti, addetti alle pulizie, impiegati o ad amici e parenti dell’ultimo minuto.