A migliaia di cittadini britannici che hanno ricevuto il vaccino contro il Coronavirus verrà presto offerto sotto forma di un’app, un passaporto sanitario, che potrà essere utilizzato come attestazione digitale dell’avvenuta vaccinazione. Lo rivela il Telegraph, spiegando che l’iniziativa verrà lanciata in via sperimentale già nel mese di gennaio.
L’idea elle aziende iProov e Mvine
Il passaporto sanitario, creato dalle aziende iProov e Mvine, specializzate rispettivamente in biometrica e in sicurezza informatica, prevede una fase di rtdaggio, che verrà condotta sotto la supervisione della autorità sanitarie e locali, e sarà completata entro marzo. Non sarebbero ancora state decise le città o le regioni nelle quali prenderà via il test.
Una volta a regime, il passaporto sanitario aiuterà il Sistema Sanitario Britannico, l’Nhs, ia mantenere aggiornato il database di coloro che hanno ricevuto la prima o la seconda dose dei vaccini.
La posizione della Grecia
Proprio questa mattina, il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha inviato una lettera alla Commissione Ue indicando la necessità di trovare una linea comune su un certificato di vaccinazione accettato da tutti gli Stati. Si tratta di un argomento controverso: diversi governi sono favorevoli a un ‘Passaporto’ dal quale risulti la vaccinazione anti Covid-19, come Estonia, Ungheria, Belgio, Spagna.
Al contrario, i Paesi in cui appare estesa l’intenzione di non vaccinarsi sono molto prudenti. Come la Francia, ad esempio, con i timori più diffusi che riguardano un’eventuale lesione dei diritti della ‘privacy’. Toccherà sicuramente all’Ue trovare una posizione condivisa.