#Salviniportasfiga, dopo la chiusura di Parler impazza l’hashtag. Il segretario della Lega si era appena iscritto

Proprio ieri avevamo parlato di Parler, l’app social su cui si erano rifugiati Donald Trump e i “trumpiani” dopo i ban di Twitter e dei vari social. 

Come noto, il Presidente uscente degli Stati Uniti ha twittato dichiarazioni fortemente discutibili durante l’assalto al Congresso USA da parte dei sostenitori repubblicani, di fatto non condannando le violenze. Motivo per cui Twitter ha deciso prima di sospendere temporaneamente il suo account e poi di bannarlo definitivamente.

Trump si è quindi spostato su Parler, un’alternativa a Twitter che non prevede censure di alcun tipo ed è pertanto molto amato dall’estrema destra statunitense e dai suprematisti bianchi, che possono così dare libero sfogo agli impeti razzisti e sessisti.

Una mossa che aveva convinto anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, che poche ore fa aveva comunicato ai suoi follower di essersi appena iscritto a Parler. Peccato che la permanenza dell’ex ministro dell’Interno sull’app social sia stata davvero fulminea.

Come anticipato già nel nostro articolo di ieri, Parler è stata prontamente rimossa dai server di Google e Apple, e poco dopo ha fatto lo stesso anche Amazon. E’ stata soprattutto quest’ultima a decretare l’oscuramento di Parler.

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#Salviniportasfiga, su Twitter l’hashtag diventa virale

La piattaforma, infatti, faceva affidamento al servizio di cloud computing Amazon Web Services (Aws), ma quando il gigante di Jeff Bezos ha trovato 98 post di incoraggiamento alla violenza sulla rete social ha intimato all’azienda di moderare i messaggi dei propri utenti per non perdere l’accesso ai server.

Evidentemente Parler non è riuscita a trovare altri fornitori e ha dovuto subire l’oscuramento.

Anche per questo, su Twitter molti utenti italiani stanno pubblicando tweet dove sottolineano come secondo loro Matteo Salvini porti sfortuna: l’hashtag #salviniportasfiga è diventato virale perchè Parler ha chiuso appena qualche ora dopo l’iscrizione del numero uno del Carroccio. Naturalmente si tratta solo di una sfortunata circostanza.

Ma c’è anche chi difende l’ex ministro

Non tutti i commenti sono contro Salvini. Ad esempio, l’utente Gabriele sottolinea come parlare di sfiga possa essere meno divertente di quello che sembri. “I paladini dell’odio in rete che parlano di “Sfiga”, ignorando che c’è gente come Mia Martini che per queste accuse si è tolta la vita. La solita violenza verbale in nome della lotta al fantomatico odio”, si legge nel tweet.

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