Fa discutere la decisione di Twitter di sospendere in via definitiva l’account del presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, per “il rischio che inciti ulteriormente la violenza”. Il social network ha precisato in una nota che lo scopo della chiusura del profilo è quello di scongiurare la proliferazione di ulteriori “piani per future proteste armate, incluso un proposto secondo attacco al Congresso il 17 gennaio”, pochi giorni prima della cerimonia di insediamento di Joe Biden e mentre Trump sarà ancora alla Casa Bianca.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha dichiarato che se il presidente non si dimetterà immediatamente – cosa che i suoi consiglieri escludono – la “House” procederà con l’impeachment: i capi di imputazione sono già pronti e potrebbero essere presentati già nella giornata di lunedì, con il voto che potrebbe essere calendarizzato a metà della prossima settimana. Le accuse contro il presidente Trump sono quelle di aver “messo gravemente in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti e delle loro istituzioni di governo”, di aver “minacciato l’integrità del sistema democratico e interferito con una pacifica transizione di potere”.
La decisione di Twitter di sospendere l’account di Trump ha scatenato una serie di poteste, da una parte, e di messaggi di sostegno, dall’altra. Donald Jr, figlio del presidente, ha detto che la libertà di parola è “morta con big tech”. Secondo il senatore repubblicano Rick Scott quanto accaduto è una “vergogna”, poichè “Twitter ha sospeso il presidente Trump ma consente ai cinesi di vantarsi del genocidio e all’ayatollah di parlare sulla possibilità di spazzare via Israele dalle cartine geografiche”. In Italia, l’opinionista Massimo Cacciari difende Trump proprio su Twitter, sostenendo come sia “inaudito che imprenditori privati decidano chi può parlare alla gente e chi no” e che “dovrebbe esserci un’autorità terza a valutare se un messaggio che circola in rete è osceno”.
“Se un Presidente si comporta da troll, va trattato come un troll – si legge in un cinguettio Twitter del giornalista Giuseppe Severgnini – . Ripetere bugie pericolose, come Ho vinto le elezioni etc., e invitare all’insurrezione? Non è libertà di opinione, ma una follia”.
In un comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca, Trump ha dichiarato di aver previsto la sospensione da Twitter, nella volontà di “voler mettere a tacere me e i 75 milioni di grandi patrioti che hanno votato per me”. Ma poi assicura: “non ci metteranno a tacere. Stiamo trattando con vari altri siti e a breve avremo un grande annuncio, nel frattempo stiamo valutando la possibilità di costruire una nostra piattaforma”, aggiunge rivolgendosi ai suoi sostenitori.
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