Ragazza 20enne attaccata e uccisa da uno squalo: la spiaggia era fra le più sicure

Se confermato l’attacco – avvenuto in una spiaggia considerata sicura – sarebbe il primo in 7 anni. La bagnante è stata dichiarata morta sul posto

Una donna di appena 20 anni è deceduta dopo quello che si ritiene oramai con quasi assoluta certezza l’attacco fatale di uno squalo. L’incidente è avvenuto giovedì in Nuova Zelanda sulla popolare spiaggia di Waihi Beach, considerata fino ad oggi molto sicura.

La vittima trascinata dall’oceano dopo il morso

Secondo quanto dichiarato dai testimoni, la vittima è stata trascinata dall’oceano sulla spiaggia con una gamba molto ferita. I paramedici accorsi sul posto hanno tentato in ogni modo di salvarle la vita per circa 20 minuti anche attraverso una RCP, ma non c’è stato più nulla da fare. Secondo gli inquirenti: “Le prime indicazioni suggeriscono che potrebbe essere stata ferita da uno squalo. Purtroppo è morta sul posto poco tempo dopo”. Un bagnante che ha assistito alla terribile scena, Elliot Hall, ha riferito che la vittima stava nuotando appena oltre le prime onde quando ha sentito un urlo straziante: una volta riportata sulla spiaggia aveva segni di morsi sulla gamba.

Se confermato, questo sarà il 25° attacco di uno squalo registrato in Nuova Zelanda e il primo da 7 anni a questa parte. La spiaggia dove è avvenuto l’attacco è considerata dai residenti come una delle più sicure in assoluto per i surfisti. L’ultimo attacco, fortunatamente non fatale, è stato nel 2018 a Baylys Beach.

L’omaggio improvvisato sulla spiaggia per la vittima

La vittima, dopo i vani tentativi di salvarla, è stata sdraiata sulla spiaggia, dove è stato improvvisato un rito funebre in suo onore con candele e persone che si sono recate sul posto per porgere le condoglianze alla famiglia.

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