Anniversario di David Bowie: “l’uomo caduto sulla terra” avrebbe compiuto 74 anni

Il duca bianco oggi avrebbe compiuto 74 anni: il ricordo dell’eclettico artista che ci ha lasciati 5 anni fa due giorni dopo il suo 69esimo compleanno

Ci ha lasciati troppo in fretta, senza neanche darci il tempo di comprendere quali conseguenze la sua scomparsa avrebbe provocato non solo nel mondo della musica, ma della cultura e dell’arte in generale. Difficile descrivere David Bowie in poche parole, come difficile è racchiuderlo in qualsiasi stereotipo: non è un caso, infatti, che ci abbia lasciati come “uomo delle stelle” fortunatamente “caduto sulla terra”. Musica, cinema, moda: il duca bianco è stato il re Mida dell’arte, trasformando in oro tutto ciò con cui è entrato in contatto. Nato a Londra l’8 gennaio 1947, David Bowie oggi avrebbe compiuto 74 anni: fu proprio a due giorni del suo compleanno (il 69esimo) che l’artista ci lasciò, come se per un segno del destino sia stato in grado di chiudere come nessun altro il cerchio perfetto vita/morte. Dall’inizio della sua carriera, iniziata all’incirca negli anni ’60, fino alla sua morte nel 2016, Bowie ha pubblicato 26 album, recitato in vari film e composto decine di colonne sonore per le serie TV. Collezionista d’arte, usava la moda come veicolo, e mai come fine: impossibile, infatti, non ricordare la sua innata tendenza ad una fluidità estetica, riuscendo a porsi in maniera esemplare come perno fra un genere e l’altro. Non potendo passare in rassegna tutta la sua discografia e filmografia, omaggiamo l’artista con giusto qualcuno dei suoi iconici brani

Starman (1972) 

Da uomo delle stelle qual era, lo ricordiamo proprio con il suo brano “Starman”, pubblicato nel 1972. “There’s a starman waiting in the sky, he’d like to come and meet us but he thinks he’d blow our minds”, recita il testo, che sembra essere un omaggio a sé stesso. Primo estratto dell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, questo iconico brano divenne fonte di ispirazione per un’intera generazione di artisti, e non è un caso che New Musical Express lo posiziona al 19° posto fra le 100 canzoni che hanno cambiato il mondo.

Lazarus (2015)

Dalla celebrazione della vita passiamo a quella della morte: ultimo, struggente singolo pubblicato in vita da Bowie, Lazarus fu per il duca bianco un vero e proprio epitaffio, contenuto all’interno del suo ultimo lascito al mondo, l’album Blackstar.
“Oh I’ll be free, just like that bluebird, Oh I’ll be free ain’t that just like me?”, si legge nel testo: un vero e proprio inno all’imminente liberazione dal male che lo affliggeva e che ce lo ha portato via, il cancro.

 

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