Denominati con l’appellativo di “ultimi sopravvissuti”, la specie dei coccodrilli è riuscita a superare i ben 66 milioni di anni quella dei dinosauri. Scopriamo perché
Durante i suoi studi sulle caratteristiche biologiche di isole e continenti Charles Darwin riuscì, grazie all’elevato numero di osservazioni, a delineare una teoria scientifica del trasformismo biologico, portando a compimento quella che conosciamo tutti come teoria della selezione naturale. Dagli studi di Darwin sono tantissimi i passi avanti fatti dalla scienza, che sta arrivando a comprendere quali siano state, nel corso dei secoli, le caratteristiche genetiche vincenti che hanno permesso ad alcune specie di adattarsi meglio rispetto alle altre. E’ il caso dello studio del Dott. Max Stockdale, ricercatore di Macroevoluzione e Paleoecologia dei vertebrati, che attraverso la sua indagine è giunto a comprendere perché i coccodrilli siano sopravvissuti alla pioggia di asteroidi che distrusse tre quarti di tutte le specie sulla Terra, fra cui i dinosauri, avvenuta 66 milioni di anni fa.
A differenza di quanto dichiarato da Darwin o forse proprio sulla base della sua logica, i coccodrilli hanno un segreto evolutivo che li ha permesso di prosperare fino ad oggi e di sopravvivere al meteorite che si schiantò nel Golfo del Messico: sono rimasti uguali per milioni di anni. Il tasso evolutivo dei coccodrilli è a dir poco lento: comparando i fossili di 200 milioni di anni fa e gli esemplari attuali sono rimasti pressoché invariati (tranne per alcune caratteristiche come il muso). Ma a cosa è dovuta la loro lentezza? La genetica di questi rettili è praticamente fra le più versatili del regno animale, e si assestata in modo tale da riuscire a sopravvivere ad una catastrofe globale. Stockdale a riguardo ha chiarito alcuni aspetti: “Questa potrebbe essere una spiegazione del motivo per cui i coccodrilli sono sopravvissuti all’impatto della meteora alla fine del periodo Cretaceo, in cui i dinosauri sono morti” aggiungendo “I coccodrilli hanno seguito uno stile di vita sufficientemente versatile da adattarsi agli enormi cambiamenti ambientali che hanno avuto luogo da quando i dinosauri erano in vita“. I coccodrilli, in effetti, hanno la capacità di immagazzinare così tanto ossigeno da poter sopravvivere un’ora sott’acqua, e possono muoversi sulla terraferma ad una velocità incredibile. Inoltre questi rettili prosperano meglio in un contesto climatico caldo: essendo il clima durante l’era dei dinosauri più rovente di quanto lo sia oggi, le varietà di coccodrilli prosperarono incredibilmente. Traendo l’energia dal sole, questa specie non ha bisogno di nutrirsi quanto un animale a sangue caldo come gli uccelli o i mammiferi.
I coccodrilli, in sostanza, si sono aggiudicati il passaporto per un eventuale disastro climatico, e si posizionano come una delle specie meglio adattatisi alle condizioni ambientali nella nostra storia evolutiva.
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