Il povero gatto era stato legato in un sacco e lasciato morire prima di essere gettato nella spazzatura. L’intervento provvidenziale dell’uomo che gli ha salvato la vita
Un salvataggio miracoloso proprio nel periodo natalizio quello avvenuto in Russia il 21 dicembre presso la compagnia Gorkomkhoz di Ulyanovsk, città natale di Vladimir Lenin, fondatore dell’Unione Sovietica. Un gatto è stato salvato all’ultimo da una morte incombente nel tritarifiuti da Mikhail Tukashin, un operaio della ditta di smaltimento rifiuti, che mentre smistava i sacchi di spazzatura ha udito un miagolio proveniente da un sacco. L’animale era stato chiuso in un sacco con delle fascette molto probabilmente dagli ex proprietari, che lo hanno crudelmente bloccato nella busta affinché non potesse liberarsi.
Il gatto nominato viceministro della protezione degli animali
Il video del salvataggio è diventato immediatamente virale, e ha spinto il governo regionale a nominare simbolicamente il fortunato gatto come viceministro della protezione animali. Il famoso felino ha già requisito una sedia in ufficio, anzi a dire il vero diverse. L’animaletto molto probabilmente aveva trascorso almeno 12 ore nel sacco dopo essere stato gettato nella spazzatura. “Chiunque nella mia posizione farebbe lo stesso. Ma anche il gatto è stato fortunato“, ha raccontato Tukashin alla CCTV “Quando ha aperto il sacco, il gatto ha tirato fuori la testa. L’animale era paffuto, pulito e ben curato, ed è venuto fuori senza graffiare“.
Il direttore della compagnia di rifiuti Igor Perfilyev ha dichiarato: “La crudeltà delle persone è sorprendente. Ancora un po’ e il sacco con il gatto sarebbe andato nel separatore e, fortunatamente, non è stato ferito, ma è ancora molto spaventato”.