La Corte Suprema brasiliana ha sancito l’obbligatorietà del vaccino anti covid: cosa succede ai cittadini che non si sottopongono alla vaccinazione.
In queste settimane i governi di tutto il mondo stanno parlando dei piani di vaccinazione per il Covid-19. Con i primi vaccini pronti ed in via di esaminazione, infatti, è necessario chiarire quante saranno le dosi in una prima fase, come avverrà la somministrazione e quali saranno le fasce di persone che hanno la priorità alla vaccinazione. In tutto il mondo da questo punto di vista c’è concordanza: i primi vaccini saranno inoculati al personale sanitario, alle forze dell’ordine e agli ultra ottantenni.
Alcune dosi di vaccino arriveranno nei prossimi mesi anche in Brasile, lo ha annunciato il presidente Bolsonaro, il quale però ha anche dichiarato che lui non si sottoporrà alla vaccinazione. Una dichiarazione che ha colto di sorpresa molti e che rischia di convincere molti a non sottoporsi alla vaccinazione gratuita. Sulla questione si è espressa anche la Corte Suprema brasiliana, sentenziando che chi non si sottoporrà al vaccino dovrà vivere con delle limitazioni. La decisione è stata presa con 11 voti su 12 e di fatto impone il vaccino per chi vuole tornare ad avere una vita piena all’interno della società.
La Corte Suprema ribadisce la necessità del vaccino: cosa succede a chi non lo fa
Parlando delle ragioni che hanno spinto ad una simile decisione, il giudice della Corte Suprema Ricardo Lewaandowski (il cui voto è stato favorevole) ha spiegato che obbligare alla vaccinazione i cittadini sarebbe “Altamente incostituzionale”, tuttavia aggiunge: “La salute pubblica non può essere pregiudicata da coloro che rifiutano di farsi vaccinare”. Per questo si è giunti ad ipotizzare delle limitazioni per tutte quelle persone che rifiutano di sottoporsi al vaccino: il taglio di misure di sostegno, il divieto di accesso a luoghi e servizi pubblici e la possibilità di frequentare le lezioni in presenza.
Dopo la sentenza della Corte Suprema, il presidente Bolsonaro ha tuonato: “Nessuno può forzare le persone a fare un vaccino. Stiamo trattando con le vite, dove la nostra libertà?”. I numeri della pandemia nel Paese sudamericano, però, sono davvero terrificanti, dall’inizio sono morte più di 180mila persone (mille solo giovedì) e da circa una settimana ci sono 46mila contagi giornalieri. Con simili numeri il rischio è di paralizzare l’economia del Paese ancora a lungo, oltre quello di assistere alla morte di centinaia di migliaia di persone. Inoltre gli ultimi sondaggi indicano un aumento del numero di persone che non si vogliono sottoporre al vaccino: circa il 22% della popolazione.