Da giorni, mesi, se non da subito dopo l’avvio del Governo Conte II si parla dell’ipotesi che qualcuno faccia cadere il Governo.
Questo qualcuno è spesso individuato nella persona di Matteo Renzi e nel suo partito – Italia Viva – accusato spesso di chiedere più poltrone per sé.
Quest’oggi l’ex premier ha voluto (nuovamente) smentire le voci, pubblicando anche sul proprio profilo Facebook l’enorme missiva indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito a quella che dovrebbe essere a suo avviso l’azione di Governo in relazione ai fondi a disposizione.
Di seguito, la missiva completa, in cui sin dall’inizio smentisce la voglia di poltrone di IV (anche se suona un po’ ad excusatio non petita, per usare il latino caro a Renzi):
“in questi giorni il racconto fatto dal Palazzo dice che “quelli di Italia Viva” vogliono le poltrone. È il populismo applicato alla comunicazione. Ma è soprattutto una grande bugia”
Non si sono fatte attendere le reazioni del web alla lunghissima lettera di Renzi che, seppur piena di spunti anche interessanti, risulta un po’ ostica in questi tempi in cui l’attenzione media è ridotta (e se la si pubblica per una questione di trasparenza, è necessario capire come viene recepita da chi la legge).
C’è chi lo fa notare nei commenti al post su FB:
“Scrivere un poema del genere caro ex presidente, prolisso al tal punto che ci si perde, a che pro ? Rimboccati le mani e invece di dire ciò che non va e ciò che faresti, agisci, fai da spalla, create una sana opposizione che fa e aiuta e non che sgretoli”.
E c’è chi – sempre nei commenti – opta per l’ironia:
“Ha scritto più parole dei voti che ha italia viva.. al presidente del consiglio si da del lei.. una lettera così prolissa non porta a nulla se non ad un esercizio di stile”.
“Ma non bastava incontrare Conte? Pure la lettera? Ma quello lavora, non fargli perdere tempo” (l’incontro avverrà oggi, ndr).
Qualcuno, su Twitter dove Renzi a Conte è diventato tendenza, ci va ancora più duro
Ma c’è anche chi lo sostiene
Per quanto riguarda le reazioni degli attori della politica, segnaliamo le parole del vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ospite di Omnibus su La7: “La tensione c’è, noi crediamo si possa discutere di tutto ma senza ultimatum. Questa è una coalizione eterogenea, che va avanti se si trovano punti di mediazione, noi siamo abbastanza stanchi dei veti incrociati e che si continui a pensare di affrontare questi veti solo attraverso i rinvii. Noi, piuttosto che parlare di organigramma, come si sta facendo, vorremmo parlare di cronoprogramma“.
Per quanto riguarda gli altri azionisti del Governo – i pentastellati – è Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico, a parlare ad Agorà: “Ho letto anche questa lettera che ha mandato Renzi, ovviamente ai giornali anche oltre al Presidente del consiglio, mi sembra che ci sia anche un po’ di show, perché dà del populisti da una parte, ma poi lui ne scrive abbondantemente”.
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