Accusato di aver mandato un sicario a spezzare le dita al figlio gay, il padre del chirurgo risponde alle accuse smentendo tutto.
In questi giorni ha scioccato l’intera nazione la notizia del padre di un chirurgo che avrebbe assoldato un sicario, pagandolo 2.500 euro, per rovinare la vita al figlio. La motivazione? Per il semplice fatto che il medico è omosessuale. Questo è ciò che è stato dichiarato dall’uomo che sostiene di essere stato pagato e questa è la versione presentata nella denuncia dal figlio dell’uomo e dal suo compagno. Una vicenda che ha del surreale e che sembra essere la perfetta dimostrazione del perché è necessaria una legge contro l’omotransfobia.
Osservando il profilo social dell’uomo non è difficile capire come la pensa a riguardo. I suoi post fanno trasparire con chiarezza la sua posizione contro gli omosessuali, contro i migranti e contro il governo. Uno di questi racchiude il suo modo di pensare e vedere la vita, vi si legge: “Sono orgogliosamente bianco, cristiano, italiano ed eterosessuale”. Basta questo per appurare che le accuse nei suoi confronti sono fondate? Probabilmente no, visto che non sono apertamente parole di odio. Tuttavia a livello legale la questione pare essersi conclusa in tale direzione, visto che l’uomo ha accettato il patteggiamento in tribunale.
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Raggiunto da La Stampa, l’uomo ha risposto alle accuse che il figlio ha presentato in tribunale e attraverso i giornali nei giorni scorsi. Incalzato dalla giornalista, l’uomo nega ripetutamente di aver pagato un uomo per spezzare le dita al figlio e picchiare il compagno: “Non diciamo cavolate. Ho mandato una persona che poi è sparita”, risponde stizzito l’uomo che nega ripetutamente le accuse dicendo anche: “Non è vero niente” e “Sono tutte bugie”.
Questo sostiene che il figlio si sia inventato di sana pianta la storia del sicario ed anche che il presunto sicario non lo ha mai visto in vita sua. A quel punto gli viene chiesto il perché abbia deciso di patteggiare visto che è innocente ed ha risposto: “Non volevo patteggiare. È stato il mio avvocato a consigliarmi così. Mi ha spiegato che anche mia figlia sarebbe venuta a testimoniare in aula contro di me. Cosa potevo fare?“. Il padre del chirurgo ammette di non aver preso bene l’orientamento sessuale del figlio, ma dice anche che non gli avrebbe mai fatto del male.
Quando gli viene chiesto il perché il figlio, il compagno del figlio e l’altro uomo si sarebbero inventati delle accuse così pensati, lui ha risposto: “È solo una questione di soldi. Sapesse, c’ è anche di mezzo un testamento. Ma questa è un’ altra vicenda”. Infine spiega che se i rapporti con il figlio sono pessimi non è per le sue scelte sessuali: “Sono pessimi e sono sempre stati pessimi. È un megalomane, si crede chissà chi perché fa il dottore”.
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