Aveva 49 anni Alberto Clementi, noto body builder, morto nella notte di venerdì a Caorle, in provincia di Venezia.
Secondo quanto riportato, il body builder si sarebbe sentito male mentre stava dormendo: si sarebbe quindi recato in bagno, dove è poi stato trovato senza vita.
La compagna, padrona di casa, si è immediatamente recata in bagno per capire cosa stesse succedendo: la porta era però chiusa a chiave e non ha potuto fare altro che chiamare i soccorsi che – una volta giunti – non hanno potuto fare altro che constatare la sua morte.
Sono stati i vigili del fuoco a riuscire ad entrare nel bagno, abbattendo la porta: al suo interno, il body builder (che gestiva una palestra nella zona di Falconera e aveva anche lavorato come buttafuori) riverso al suolo – per il quale non c’è stato nulla da fare.
Sul luogo sono giunti anche i carabinieri, che hanno sequestrato diverse boccette da fare analizzare e che hanno constato come sul corpo dell’uomo non ci fossero segni di violenza.
Come riporta Tgcom24, la morte di Alberto Clementi è soltanto l’ultima di una serie di culturisti morti in circostanze sospette.
L’anno scorso sono stati tre i body builder morti prematuramente:
Daniele Pozzi, 23enne di Varese, venne trovato senza vita in una stanza d’albergo a Padova.
Giancarlo Pesci, 44 anni, fu trovato morto nella sua stanza da letto e furono trovati con sé siringhe, fialette e medicinali.
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